‘European Region of Gastronomy’ e’
il titolo assegnato dall’Istituto Internazionale per la
Gastronomia, la Cultura, le Arti e il Turismo (IGCAT) con lo
scopo di contribuire ad una migliore qualita’ della vita nelle
regioni europee, sostenendo le culture alimentari
caratteristiche, l’educazione a una migliore salute, la
sostenibilita’ e l’innovazione gastronomica.
LE REGIONI FONDATRICI DEL PREMIO – Il premio e’ costruito intorno
a nove regioni fondatrici – Marsiglia-Provenza (Francia),
Lombardia (Italia), Riga-Gauja (Lettonia), North East Brabant
(Paesi Bassi), Minho (Portogallo), Aarhus (Danimarca), Catalogna
(Spagna), Malta, Sibiu e la Transilvania (Romania) – e da un
istituto di coordinamento indipendente (IGCAT). I territori sono
rappresentati da oltre 20 stakeholder locali. Aderiscono ad
IGCAT 40 esperti europei, sono attivi collegamenti con oltre 100
associazioni, centro studi ed universita’, come ad esempio la
Goldsmiths, University of London; Lucian Blaga University di
Sibiu; EUHT St. Pol, Barcelona; l’Universita’ di Barcellona;
Wageninen University e Research Centre e l’Universita’ di
Bologna.
ASSEGNAZIONE DEGLI AWARD – Il progetto ERG prevede ogni anno
l’assegnazione dell’award a 2-3 regioni europee selezionate da
una giuria di esperti internazionali, coordinati da IGCAT. In
particolare i vincitori di ERG 2016 sono la Catalogna (Spagna) e
il Minho (Portogallo). Per il 2017 il premio verra’ appunto
assegnato alla Lombardia Orientale, ad Aarhus (Danimarca) e
Riga-Guja (Lettonia).
IL TERRITORIO – Il territorio lombardo coinvolto presenta tre
zone parallele: una zona montuosa a nord, le pianure del sud,
separate da una cintura urbanizzata. Il paesaggio risultante e’
pertanto ricco e variegato e si estende dalle Alpi Orobie alle
aree agricole della pianura, attraverso poli industrializzati
quali Brescia e Bergamo. In questo contesto, nonostante la
preminente vocazione industriale, l’agricoltura ha un’importante
valenza territoriale e di connotazione identitaria. Questo e’
dimostrato dai numerosi centri di musealizzazione della civilta’
contadina e gli ecomusei, rispettivamente 39 e 24 nelle aree
interessate; 8 strade dei sapori e dei vini. Inoltre l’area
vanta numerose produzioni di eccellenza come i molteplici
prodotti tradizionali, vini DOCG, DOC, IGT, ristoranti stellati
Michelin, i presidi Slow Food i prodotti tipici DOP.
GLI AMBASCIATORI – Durante la cerimonia sono stati presentati i
primi quattro ambasciatori della Lombardia Orientale.
BERGAMO, ENRICO CEREA – Primogenito di cinque figli, Chicco –
come viene affettuosamente chiamato dai parenti e dagli amici –
e’ cresciuto da mamma Bruna e da papa’ Vittorio nelle cucine del
proprio ristorante di famiglia, ed e’ sotto la guida esperta del
padre che scopre quell’arte gastronomica che incontra
misteriosamente le sue piu’ intime inclinazioni. Dopo questo
fondamentale apprendistato, seguiranno le importanti esperienze
nei piu’ blasonati ristoranti del mondo, con il confronto di
grandi chef che gli consentiranno di definire quella personalita’
unica e fortemente riconoscibile che e’ oggi l’anima del
ristorante ‘da Vittorio’, che dal 2009 e’ nell’olimpo dell’alta
cucina, quando la prestigiosa guida Michelin gli conferisce la
terza stella come massimo riconoscimento. La brigata di cui e’ a
capo Chicco Cerea e’ composta da oltre una ventina di cuochi, con
i quali esplora le piu’ innovative tecniche di preparazione dei
cibi, cimentandosi in ciascuno dei campi dell’alta cucina. I
suoi piatti, ormai classici di riferimento per gourmet e
appassionati, sono stati immortalati in prestigiose
pubblicazioni.
BRESCIA, MAURIZIO ZANELLA – Nasce nel 1956 e muove i suoi primi
passi nel mondo del vino grazie agli studi di agraria e all’idea
della madre di acquistare, negli anni Sessanta, una piccola casa
in collina, chiamata ‘Ca’ del bosc’. Un cosmopolita del vino che
viaggia molto e realizza nella propria terra, la Franciacorta,
cio’ che ha appreso in Francia in particolare in Borgogna e a
Bordeaux. Nel 1969 nasce Ca’ del Bosco, oggi leader nella
produzione di Franciacorta dal finissimo perlage. Una posizione
raggiunta grazie all’entusiasmo e alla passione di Maurizio
Zanella che all’inizio degli anni ’70 ha capito e seguito la sua
vocazione ‘artistica’ facendosi protagonista del rinascimento
enologico italiano e trasformando una casa in un bosco di
castagni in una delle piu’ moderne e avanzate cantine. E’
presidente del Consorzio per la Tutela del Franciacorta e
presidente Ca’ del Bosco.
CREMONA, CESARE BALDRIGHI – Nato a Grumello Cremonese (Cr) il 12
febbraio 1959, sposato, due figli, appassionato di basket e di
calcio. Laureato in Scienze agrarie presso la facolta’ di Agraria
dell’Universita’ Cattolica di Cremona. Titolare di un’azienda
agricola con indirizzo zootecnico da latte in provincia di
Cremona, dal 2003 e’ presidente di Plac, societa’ cooperativa
Produttori latte associati Cremona, con 100 allevatori, 120
dipendenti, 1.200 quintali di latte e 80 milioni di euro di
fatturato (4° produttore di Grana Padano, 160mila forme, e 3°
produttore di Provolone, 25mila quintali l’anno). Dal 1989 al
1992 e’ stato presidente dell’Anga di Cremona (Associazione
nazionale giovani agricoltori) e dal 1999 e’ presidente del
Consorzio tutela Grana Padano.
MANTOVA, ROMANO TAMANI – Nato a Quistello (MN) il 30 aprile
1943, secondo di 6 figli con mamma casalinga e papa’ caciaio.
Dopo la licenza elementare inizia a lavorare al Ristorante
All’Angelo di Quistello e successivamente in un piccolo albergo
sulla riviera adriatica. Frequenta un corso di cucina a Modena e
da li’ inizia a lavorare all’Hotel Real Fini e al Ristorante
Fini. Dopo un periodo trascorso a Casale Monferrato, parte per
Londra e lavora presso il Ristorante Quo Vadis, storico locale
del quartiere Soho. Terminata l’esperienza londinese fa rientro
a Quistello e con il fratello Francesco Carlo apre il Ristorante
l’Ambasciata che in pochi anni diventa famoso nel mondo per
l’eccellenza della cucina gonzaghesca mantovana.
In 38 anni di attivita’ Romano e Francesco Carlo Tamani hanno
portato la cucina del Vicariato in tutto il mondo (America,
Regno Unito e Oriente) e continuano su questa strada per far
conoscere la cucina del territorio.
Lo chef Romano Tamani, titolare con il fratello dell’Ambasciata,
ristorante con 1 stella Michelin, ama definirsi ‘oste di
campagna’. In questa sua definizione c’e’ tutto l’amore per la
sua terra, per le sue tradizioni e per la sua gente. (Lnews)