“Quello della famiglia Salera e’ un
esempio molto positivo di imprenditoria lombarda, che ha spinto
un uomo gia’ forte nel settore dei cereali della Bergamasca a
investire su un cereale d’acqua e a provare una formula di
valorizzazione del prodotto che si vende direttamente con un
mercato di riferimento medio alto che e’ quello della
ristorazione e dell’alta gastronomia”. Lo ha spiegato
l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, che, oggi, a
Garlasco (Pavia), e’ intervenuto alla quarta edizione del ‘Trofeo
Salera, 15 cuochi si sfidano per il miglior risotto’.
Teatro della manifestazione la Cascina la Reale, localita’ di
coltivazione del riso dell’azienda agricola Giancarlo Salera.
Sessantasei anni, bergamasco, con il figlio Pierluigi conduce
l’azienda nel segno della genuinita’ e della tradizione. La
produzione agricola dell’azienda Salera comprende anche cereali
e farine coltivate nei terreni di Martinengo, in provincia di
Bergamo. “La giornata di oggi celebra questa felice intuizione –
ha aggiunto l’assessore Fava -. Auguro a questa famiglia il
massimo dei risultati, che e’ quello che si merita. Ma oggi un
grande risultato gia’ c’e’ stato, la presenza di pubblico, che
dimostra quanto questa sia gia’ una realta’ consolidata
nell’ambito delle grande aziende del gusto del made in Italy”.
CUOCHI AMBASCIATORI DEL GUSTO – “L’idea e’ partita dai cuochi,
nostri interlocutori per eccellenza – ha spiegato Giancarlo
Salera – e ora siamo arrivati alla quarta edizione. E’ stata
voluta dai cuochi, perche’ loro sanno di essere il primo veicolo
di promozione e sanno che qui c’e’ la qualita’. Cuochi e
ristoratori oggi hanno assaggiato le migliori proposte di
risotto senza limiti. Poi, essendoci anche i clienti dei
ristoratori, abbiamo fatto assaggiare i migliori fornitori di
salumi, formaggi, dolci e anche altre proposte. In totale
abbiamo riunito in una sorta di grande festa circa 150 persone”.
Per la cronaca, vincitore di questa edizione e’ stato il giovane
Mirko Maraglia, di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo.
IL TERRENO E’ STATA LA NOSTRA FORTUNA – “Siamo nati maiscoltori –
ha ricordato Salera – e non avevamo mai visto una piantina di
riso. Un giorno abbiamo visto questa azienda, d’inverno, a
novembre. Pioveva, ho fatto un giro veloce e non ne volevo
sapere. Poi verso marzo, mentre eravamo in giro a vedere altre
aziende, mi e’ tornata in mente e ci ho mandato mio figlio a dare
un’occhiata. Era cambiato tutto, se cercavi un’azienda era
quella giusta. Poi abbiamo scoperto che e’ il terreno a fare il
prodotto, e quello della cascina La Reale e’ il migliore. Noi non
siamo piu’ bravi di altri. Oggi produciamo tutte le qualita’ che
il mercato ci chiede. Il terreno e’ stata la nostra fortuna”.
(Lnews)