“Recentemente il Financial Times ha
inserito la Lombardia fra le prime 3 regioni europee piu’
attrattive per le imprese. Questo dipende anzitutto dalle
capacita’, dalle aziende e da chi esse le fa, vale a dire le
persone. E Regione Lombardia questo percorso virtuoso lo vuole
sostenere, con norme ad hoc e con importanti misure di sostegno
che, nei prossimi mesi, porteranno allo stanziamento di 900
milioni di euro”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Sviluppo Economico, Mauro
Parolini, intervenendo questa mattina al convegno ‘Industry 4.0’
organizzato da ‘Festo’ nell’ambito delle celebrazioni per il suo
sessantesimo anno di insediamento in Italia.
IL COMPITO DELLE ISTITUZIONI – Parolini ha dunque sottolineato
come il compito delle istituzioni non sia certo quello di “fare
economia, ne’ tantomeno di sostituirsi alle imprese”. “Noi – ha
detto – dobbiamo essere al fianco di chi decide di investire e
rischiare, predisponendo norme che possano regolare i settori,
aiutando e facilitando. Compiti che possono essere svolti
ascoltando solo in modo continuo chi vive questo settore, e
tenendo conto della struttura del nostro sistema fatto da tante
piccole e piccolissime imprese”. Questo e’ il modello, fra
l’altro, che ha favorito la crescita economica italiana e che va
bene per il presente e il futuro. “Non e’ un caso – ha aggiunto
l’assessore – che il nostro modello sia simile a quello tedesco
che, con noi, detiene primato del manifatturiero”.
LA LOMBARDIA, LEADER ANCHE NEL 4.0 – Con questo obiettivo, la
Regione ha approvato:
– la Legge 11/2014 “Impresa Lombardia: per la liberta’ di
impresa, il lavoro e la competitivita’”, che ha favorito accordi
per la competitivita’ quali strumenti negoziali tra pubbliche
amministrazioni e imprese, finalizzati alla realizzazione di
progetti di innovazione e di sviluppo territoriale; la
semplificazione per le imprese (fascicolo elettronico d’impresa,
comunicazione unica regionale, riorganizzazione dei SUAP); la
facilitazione dell’accesso al credito e altre agevolazioni volte
a sostenere la liquidita’ delle imprese e gli investimenti
– e la Legge 6/2015 “Manifattura diffusa, creativa e tecnologica
4.0” con l’obiettivo di fornire strumenti innovativi
finalizzati a incrementare la capacita’ competitiva delle imprese
lombarde in un rapporto virtuoso tra “saper fare” tradizionale e
propensione all’innovazione.
FAVORIRE LA CULTURA DELL’IMPRESA- Secondo l’assessore e’
necessario favorire la cultura dell’impresa, perche’ “scontiamo
l’idea che l’interesse pubblico e privato siano due cose
distinte. Non e’ cosi’. L’Ente pubblico e’ sussidiario e deve
intervenire laddove il privato non ce la fa”. Serve dunque
diffondere una cultura di impresa “dentro le imprese, favorendo
una concezione integrata e intersettoriale per arrivare ad una
nuova concezione di come si integrano progressi”.
POSITIVI I DATI CONGIUNTURALI – Questa e’ la strada che sta
consentendo a questo modo di respirare. E anche i dati
congiunturali lo dimostrano. I dati della produzione industriale
confermano una tendenza positiva gia’ individuata nel 2015
rispetto ai principali indicatori (fatturato, ordini e
occupazione). Il 2015 ha conosciuto infatti un tasso di crescita
annuale della produzione industriale dell’1,5 per cento
SUPERARE RIGIDE DELIMITAZIONI DIMENSIONALI – Per crescere in
modo stabile va cambiato “il modo di concepire la manifattura”.
“Bisogna superare le rigide delimitazioni dimensionali e
settoriali – ha detto l’assessore – e spostare il focus sulle
modalita’ di produzione e organizzazione in grado di dare valore
distintivo al prodotto: dai settori produttivi all’impresa
diffusa”.
900 MILIONI IN SEI MESI – Per facilitare questi processi ” e
rispondere in modo sempre piu’ adeguato alla domanda del
mercato”, la Lombardia nei prossimi sei mesi “mettera’ a
disposizione oltre 900 milioni di euro”. (Lnews)