“Bellissima giornata per Salo’ e per la
Lombardia. La mostra ‘Da Giotto a de Chirico. I tesori
nascosti’, curata da Vittorio Sgarbi al MuSa di Salo’, rientra
nel progetto di valorizzare il museo da parte di Regione
Lombardia con opere importanti, anche di artisti lombardi”.
Lo ha dichiarato Cristina Cappellini, assessore alle Culture,
Identita’ e Autonomie della Regione Lombardia intervenendo alla
conferenza stampa di presentazione della mostra in cui sono
esposti 180 capolavori dalla fine del Duecento all’inizio del
Novecento.
I PRESENTI – All’incontro con i giornalisti, ospitato presso il
municipio di Salo’, sono intervenuti il professore Vittorio
Sgarbi, il sindaco Giampiero Cipani e il direttore del Musa
Giordano Bruno Guerri.
PERCORSO CONDIVISO – “L’inaugurazione di oggi e’ il risultato di
un percorso condiviso – ha sottolineato l’assessore Cappellini –
e caratterizzato da due date importanti: il 6 giugno 2015,
giorno in cui e’ stato inaugurato il MuSa e il 17 luglio 2015,
quando in occasione della visita al Vittoriale per la mostra
‘Gli scultori di D’Annunzio – Anima e materia’ ci fu l’idea di
Sgarbi che traendo spunto da una esposizione allestita in Expo
con i ‘Tesori d’Italia’ propose per Salo’ un progetto analogo”.
IN CONTINUITA’ CON EXPO – La mostra si pone come naturale
estensione della straordinaria esposizione ‘Il tesoro d’Italia’
allestita in Expo Milano 2015 e nella quale si e’ documentato,
dal Piemonte alla Sicilia, la varieta’ genetica di grandi
capolavori concepiti da intelligenze, stati d’animo, emozioni
che rimandano ai luoghi, alle terre, alle acque, ai venti che li
hanno generati.
FEDERALISMO PITTORICO – “Una meravigliosa declinazione di un
‘federalismo pittorico’ – ha commentato l’assessore Cappellini –
che ritroviamo in questa nuova grande mostra allestita al MuSa,
nata con l’obiettivo di illustrare attraverso una ragionata
selezione di opere, tra dipinti e sculture, il Tesoro d’Italia
‘nascosto e protetto’ nelle piu’ importanti raccolte private
italiane. Un’idea affascinante”.
I TESORI NASCOSTI – L’idea alla base della grande mostra del
MuSa e’ raccontare, attraverso preziosi tesori ‘nascosti’, lo
svolgimento della storia dell’arte italiana, da Giotto,
l’artista che ha rinnovato la pittura, a Giorgio de Chirico che,
affascinato dall’arte antica, fu il principale esponente della
pittura metafisica, attraverso la quale tento’ di svelare gli
aspetti piu’ misteriosi della realta’.
REGIONE LOMBARDIA PER IL MUSA – Il MuSa e la mostra sono stati
sostenuti con il contributo di Regione Lombardia che ha
finanziato parte die lavori di realizzazione degli spazi museali
e ha parte dei costi di allestimento della mostra.
“Il MuSa – ha spiegato l’assessore Cappellini – e’ stato uno dei
20 progetti premiati da Regione Lombardia attraverso il bando
Expo in quanto eravamo convinti che l’Esposizione universale
andava riempita di contenuti culturali che con il Padiglione
Belle Arti abbiamo presentato ai visitatori che hanno scelto di
trattenersi in Lombardia durante i sei mesi della
manifestazione”.
CARD MUSEI ANCHE PER SALO’ – “Sono particolarmente felice – ha
detto con soddisfazione l’assessore Cappellini – di annunciare
che anche il Musa ha aderito all’abbonamento musei card. I
numeri delle tessere sono in aumento, siamo arrivati a 13.000 e
questo testimonia che c’e’ fame di cultura e di scoprire e
riscoprire i tesori dell’arte lombarda”.
I PROTAGONISTI DELL’IMPRESA – Il progetto del MuSa e’ stato
realizzato dal Comune in collaborazione con la Comunita’ Montana
Parco Alto Garda Bresciano, il Gruppo di Azione Locale Garda
Valsabbia, la Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e altri
soggetti. Inserito nel piano di recupero e riqualificazione del
Complesso di Santa Giustina ha previsto l’allestimento del Museo
in cui esporre e divulgare i materiali attualmente conservati
presso piu’ sedi, la realizzazione di chioschi multimediali
touchscreen multilingue, di percorsi per disabili, di schermi e
guide per bambini, della segnaletica e del sito web dedicati.
(Lnews)