GREENECONOMY, TERZI: SVILUPPO E SOSTENIBILITA’ DEVONO PROCEDERE INSIEME

“Oggi l’economia verde rappresenta
un’opportunita’ concreta di crescita e di creazione di posti di
lavoro in Lombardia e in Europa. Sviluppo e sostenibilita’ sono
concetti che devono procedere congiuntamente”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e
Sviluppo sostenibile Claudia Terzi, durante il suo intervento al
convegno “I vantaggi di essere green, opportunita’ di sviluppo
per le aziende”, oggi a Palazzo Pirelli.

I NUMERI DELL’ECONOMIA VERDE – “Settori come il riciclaggio, il
trattamento delle acque, la gestione delle risorse naturali,
l’agricoltura sostenibile, i prodotti e i servizi ecocompatibili
– ha proseguito Terzi – formano circa il 2,5 per cento del Pil
dell’Ue e hanno dimostrato di poter resistere alla crisi
economica, con una crescita pari circa l’8 per cento annuo negli
ultimi 10 anni. Le esportazioni di beni e servizi per l’ambiente
sono quasi triplicate dal 2000 ad oggi, fino a oltre 25 miliardi
di euro. Attualmente, l’ecoindustria occupa gia’ piu’ persone dei
settori dei farmaci e delle automobili”.

LE AZIONI DI REGIONE LOMBARDIA – “In quest’ottica, Regione
Lombardia e’ da sempre promotrice di un processo di confronto e
di scambio di buone pratiche perche’ siamo convinti che il
concetto di sostenibilita’ rappresenti un obiettivo raggiungibile
ed e’ stato al centro delle politiche fino ad ora attuate.
Crescita economica e sviluppo sostenibile non possono
prescindere dalle responsabilita’ che la politica e le diverse
realta’ produttive devono assumersi – ha sottolineato Terzi-.
Naturalmente per ottenere questa svolta green le aziende
lombarde e italiane devono fare ingenti investimenti in ricerca
e sviluppo per orientarsi verso la sostenibilita’ ambientale e
l’economia circolare”.

I PROGETTI – L’assessore ha quindi ricordato “la finalita’ di
programmi e azioni approvati e sostenuti dalla nostra Regione”,
quali il Programma energetico ambientale di Regione Lombardia
(Pear), e progetti specifici come il progetto Trend, attuato
nell’ambito della Programmazione comunitaria 2007/2013 e rivolto
alle Pmi del settore manifatturiero, definito come buona pratica
dalla Commissione europea.
La Regione ha anche approvato il Programma regionale per
l’efficientamento energetico delle Pmi, mettendo a disposizione
2.686.500 euro, con un cofinanziamento dello Stato per pari
importo, destinato alle diagnosi energetiche.

Grande attenzione e’ stata riservata anche alle infrastrutture,
con l’Accordo di Programma per lo sviluppo della Banda ultra
larga, sottoscritto con il Mise, che prevede uno stanziamento di
risorse complessive pari a 450 Milioni di Euro, di cui 70
stanziati da Regione Lombardia.

COMEPTITIVITA’ – “Entro il 2020 il bando Bul garantira’ un
servizio a 30Mbps (Megabit per secondo) al 100 per cento della
popolazione lombarda e a 100Mbps all’85 per cento della
popolazione, rendendo la nostra Regione e i nostri imprenditori
sempre piu’ competitivi sul mercato”, ha garantito l’assessore.
“Raggiungere un equilibrio tra produzione industriale e tutela
dell’ambiente, e’ una sfida senza dubbio impegnativa – ha
concluso Terzi – ma che, se sostenuta da politiche adeguate,
possiamo vincere”.x

ECOMUSEO DEL RISO, FAVA: INTUIZIONE CULTURALE CHE PROMUOVE UN PRODOTTO IDENTITARIO E UN TERRITORIO

“L’Ecomuseo e’ una intuizione
culturale, che identifica e promuove un prodotto identitario
come il riso, elemento della storia, dell’economia e della
civilta’ di una parte ben precisa della Lombardia. Siamo di
fronte a un progetto finanziato dalla Regione due anni fa e che
inaugura un nuovo modo di promozione”.

Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni
Fava, intervenendo questo pomeriggio alla presentazione
dell’Ecomuseo della risaia, dei fiumi, del paesaggio rurale
mantovano www.culturadelriso.it .

Uno spazio museale diffuso, immateriale, promosso dai Comuni di
Bigarello (capofila), Bagnolo San Vito, Castel d’Ario,
Castelbelforte, Roncoferraro, Roverbella, San Giorgio di
Mantova, Villimpenta e che celebra una delle colture principali
di un’area specifica attigua al fiume Mincio.

FORMULA INNOVATIVA – “Regione Lombardia ha giudicato molto
positivamente l’iniziativa, tanto che due anni fa con un decreto
ha previsto un finanziamento di 35.800 euro, su un costo
complessivo del progetto di 52.400 – ha ricordato Fava –
consapevoli che si trattava di una formula innovativa di
raccontare un territorio e promuovere un prodotto attraverso
documenti, immagini, video, percorsi didattici e turistici”.

RISO – Il riso e’ un elemento di estrema importanza per la
Lombardia che, insieme al vicino Piemonte, produce il 92% del
riso nazionale e conferma l’area ai vertici della produzione
europea. “Accanto alle varieta’ tradizionalmente piu’
rappresentate, che sono Carnaroli, Arborio e Vialone Nano – ha
riassunto l’assessore Fava – vi sono circa un centinaio di
varieta’, a conferma della biodiversita’ che caratterizza la
Macroregione agricola del riso”. Caratteristico dell’agricoltura
lombarda, ma anche della cucina tradizionale, tanto che “il
consumo pro capite medio di riso in Italia – ha precisato Fava –
e’ di 7 chilogrammi, che sale a oltre 10 chilogrammi nel Nord,
essendo un consumo prevalentemente localizzato. In testa, con 15
chili a testa, si collocano i portoghesi”. x

AMBIENTIAMOCI, TERZI: IMPORTANTE MOMENTO DI EDUCAZIONE

“Siamo al secondo volume del progetto
Ambientiamoci e, permettetemi di dirlo, quello che abbiamo fatto
rappresenta un nuovo concetto di comunicare l’educazione
ambientale, tema molto caro a Regione Lombardia e in particolare
all’assessorato che guido”.
Cosi’ l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile
Claudia Terzi, alla presentazione del secondo volume delle
collana del progetto Ambientiamoci, oggi a Palazzo Pirelli.
Erano presenti anche il provveditore di Milano Marco Bussetti,
il Direttore di Fla Fabrizio Piccarolo e i tecnici di Arpa.

NUOVO MODO – “La collana Ambientiamoci – ha ricordato Terzi –
si presenta come un nuovo modo di comunicare concetti legati
all’educazione ambientale e alla sostenibilita’, a cui hanno
collaborato in sinergia Regione Lombardia, Arpa, Fla Fondazione
Lombardia per l’ambiente e l’Ufficio scolastico regionale.
Una proposta educativa innovativa – ha proseguito – dedicata ai
ragazzi della scuola primaria, che presenta in modo accattivante
e diretto nozioni scientifiche sui temi dell’alimentazione,
aria, acqua e rifiuti attraverso immagini e testi da sfogliare,
ascoltare, guardare e riguardare, grazie alle piu’ attuali forme
interattive di comunicazione, quali la “realta’ aumentata”, che
permettera’, attraverso l’inquadratura di un’immagine, di far
partire un’animazione ricca di dettagli e spiegazioni”.

TEMA DELL’ARIA – “Il volume che presentiamo oggi e’ dedicato al
tema dell’aria – ha chiosato Terzi – particolarmente caro a noi
lombardi e a tutti i cittadini che vivono in quello che i
geologi definiscono ‘bacino padano’. E a proposito di qualita’
dell’aria il 24 ottobre Regione Lombardia nel nome del nostro
Presidente Maroni firmera’ con Anci e Arpa il protocollo di
collaborazione riguardante proprio la qualita’ dell’aria che
respiriamo e le azioni che i nostri amministratori dovranno
applicare per rendere sempre piu’ salubre l’aria che respiriamo”.

FITTA COLLABORAZIONE – “Una fitta collaborazione e’
indispensabile per promuovere e diffondere l’educazione
ambientale nella nostra regione.
Proprio in base alle “Linee d’indirizzo dell’educazione
ambientale e della sostenibilita’” (prima Regione in Italia) e
programmate dal tavolo di educazione ambientale dell’Usr
Lombardia. Questo secondo volume dei quattro in programmazione
viene oggi messo a disposizione gratuitamente delle Scuole
primarie lombarde, statali e paritarie.
I contenuti delle pubblicazioni, messi a disposizione degli
insegnanti e delle classi, potranno anche essere scaricati
autonomamente dalle famiglie, grazie ad un’applicazione gratuita
arricchita di ulteriori animazioni e giochi interattivi.
Un esempio di virtuosita’ – ha concluso l’assessore Terzi – ma
soprattutto un importate momento educativo e formativo rivolto
ai piu’ piccoli”.x

GOLOSARIA,FAVA:TRIONFO DELLA DISTINTIVITA’, INTRADUCIBILE ALTROVE

“Quando un prodotto ha un nome
indeclinabile altrove, in altre lingue, e’ il trionfo della
distintivita’. L’identita’, una ricchezza che di questi tempi non
guasta, si conferma dettaglio significativo nella comunicazione,
parlando di cibo”. Cosi’ l’assessore regionale all’Agricoltura
Gianni Fava, presentando questa mattina l’undicesima edizione di
“Golosaria”, con gli artefici del successo della manifestazione
in questi anni – i giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti -,
cosi’ come del best seller ‘Il Golosario’. Quasi una Guida
Michelin, ormai, per alcuni. “Un azzardo – ha detto Massobrio, a
riguardo – che oggi possiamo dire non essere piu’ tale: dei 2500
locali recensiti, segnalati e raccontati, 255 sono corone e 451
faccini radiosi, a segnalare che in Italia il mondo della
ristorazione sta facendo grandi cose”. Milleseicentoventinove
produttori di qualita’, 4440 botteghe e boutique del gusto,
l’identikit di ‘Golosaria’. Novita’ di quest’anno le ‘ciberie’,
estensioni di negozi che hanno deciso di fare somministrazione.
A questi si aggiungono 200 produttori di cibo, oltre 100
cantine, insieme a tutta l’Italia dell’olio.

COLLOQUI E CUOCHI, NON TALK SHOW E CHEF – “L’identita’ oggi
rientra a pieno titolo nella comunicazione – ha sottolineato
Fava -, tema su cui abbiamo posto attenzione, ad esempio con il
Festival della Mostarda, che ha riscosso grande successo.
Tramontata la fase delle tipicita’, ora e’ spazio per le grandi
contaminazioni. La distintivita’ e’ nel prodotto, l’elaborazione
del prodotto e’ cio’ che distingue”.

L’ITALIA A TAVOLA NON ESISTE – Un punto che unisce. “Non c’e’ la
cucina regionale – ha evidenziato Fava -, piuttosto ci sono
prodotti regionali. E grandi cuochi che innovano tenendo fede
alla tradizione della materia prima. Che resta il maggior
elemento identitario, mentre la cucina e’ evoluzione, tecnica,
quello che, alla fine, il consumatore attento chiede”. Spazio
dunque alle contaminazioni, ma bocce ferme sulla materia prima.
“Cosi’ va il mondo – ha detto l’assessore lombardo, ricordando le
recenti trasferte -. Lo abbiamo capito a New York e a Parigi.
Nel primo caso con il Franciacorta, nel secondo con un menu
tutto lombardo con cui abbiamo stupito ospiti della comunita’
locale e mediatica”.

NON ABBIAMO TIMORE DI NULLA – “Qui, dove si produce un quinto
dei prodotti agricoli e un quarto di quelli agroalimentari – ha
ricordato l’assessore regionale – abbiamo la piu’ grande qualita’
di tutto il paese. Perche’ la gente cerca qualcosa di distintivo.
La dimostrazione? Abbiamo servito salame d’oca al piu’ grande
consumatore d’oca, la Francia, e siamo tornati col favore del
pubblico”. “Prodotti che non sono di nicchia, ma sono la nostra
forza in un mercato globale – ha aggiunto Fava -. Con le
commodities non siamo competitivi, mentre per affermare prodotti
distintivi lo spazio c’e’, se riusciamo a promuoverli in modo
adeguato”. Qui si inserisce la ricerca del piccolo produttore:
“Modalita’ assolutamente valida e positiva, quella di Golosaria,
– ha osservato Fava – di cercarlo e sostenerlo in quella che
diventa una crociata dal valore economico sostanziale. Perche’ e’
su questa filiera che ci giochiamo ancora un po di sviluppo,
assente in altri comparti. Per essere remunerativa servono, poi,
grandi promotori come i nostri cuochi. E Golosaria e’ interprete
lungimirante e attento, e guarda con attenzione a questo mondo”.

‘DAL CIBO, LE CIVILTA” – Golosaria (5/7 novembre 2016, negli
spazi del MiCo – Fieramilanocity) si presentera’ in una veste
completamente rinnovata e ricca di spunti: quella del 2016 sara’
infatti un’edizione-guida tutta da sfogliare, che avra’ come tema
chiave “Dal cibo, le civilta’”. Trecento artigiani del gusto
selezionati dal ‘Il Golosario’ raccolti in apposite isole
merceologiche. Spazio quindi alla civilta’ del latte e dei
formaggi, della norcineria, della carne, della panificazione,
del pesce, dei dolci e dei lievitati, delle paste e dei cereali,
degli oli, del cioccolato, dell’acqua, dei distillati e delle
birre artigianali. Oltre alla grande civilta’ del vino, con la
presenza di 100 cantine d’eccellenza. Quindi la schiera delle
Cucine di Strada, per un viaggio attraverso le espressioni piu’
particolari delle cucine locali, dai mondeghili agli sciatt, in
versione da passeggio.

SPAZIO EVENTI CON CUOCHI, ESPERTI, DEGUSTAZIONI – Golosaria
ospitera’ incontri e riconoscimenti, dal raduno delle botteghe
d’Italia alla premiazione dei Ristoranti del GattiMassobrio,
taccuino dei ristoranti d’Italia. Si aggiunge il ‘Top Hundred’,
le 100 migliori cantine d’Italia con l’incontro tra giovani
emergenti e l’ascolto dei personaggi che hanno fatto la storia
del vino. Un unico grande spazio di eventi con cuochi ed esperti
a confronto su prodotti e pietanze, oltre che sul loro servizio.
Senza dimenticare le degustazioni di vini, con approfondimenti
territoriali. Torna la Grill Academy e, nell’area Fumoir, le
degustazioni con gli abbinamenti del Club ‘Amici del Toscano’.

Una grande occasione per toccare con mano l’eccellenza italiana
nei suoi territori. La rassegna e’ organizzata in collaborazione
con la direzione Agricoltura di Regione Lombardia.x

VINO,FAVA:NON SOLO MONTEVECCHIA, ANCHE A OLGIATE M.(LC) RECUPERARE VOCAZIONE IDENTITARIA

Una festa del vino che
vuole diventare un appuntamento fisso per la zona, insieme ai
prodotti locali. E in prospettiva, il recupero di superfici
vitate, per quanto piccole, ma sufficienti a offrire possibilita’
di lavoro per i giovani e garanzie di gestione e presidio
territoriale. La presentazione di “Olgiate diVino”, la
manifestazione organizzata dal Comune di Olgiate Molgora
(Lecco), in programma domenica 23 ottobre a Villa Maria (dimora
nobiliare risalente al XVII secolo, nella frazione Mondonico), e’
diventata oggi occasione di confronto sulle prospettive
vitivinicole delle zone collinari attorno a Montevecchia (Lc),
tra l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava,
l’amministrazione locale – rappresentata da Matteo Mauri,
consigliere delegato all’Agricoltura, gli assessori Matteo
Fratangeli (Ambiente e cultura), Cristina Viola (Urbanistica
territorio e Lavori pubblici) e Claudia Crippa, presidente
Consorzio Igt Terre Lariane.

RECUPERO DI VOCAZIONE – “Un recupero di una vocazione persa in
questa parte di Brianza tra Lecco e Monza – ha detto Fava – che
ha subito modificazioni del territorio a discapito delle zone
agricole. C’e’ interesse al tema, che fa seguito al fatto che ci
siano aziende che hanno ripreso a lavorare in modo organico, e
che attraverso realta’ come il Consorzio Igt Terre Lariane siano
state stimolate a lavorare anche sul tema del vino”.

VINO, ELEMENTO IDENTITARIO E PRESIDIO TERRITORIALE – Reduce da
un salone internazionale, il Sial di Parigi “dove i buyer sono
internazionali, – ha ricordato Fava -, la vetrina e’ mondiale, e
la piattaforma qualificata su un tema, l’agroalimentare, fonte
di sviluppo territoriale. La voglia di riscoprire il territorio
partendo da un elemento identitario come il vino e’ un’idea
positiva. Una giusta modalita’ di promozione, quella di Olgiate,
che potrebbe affermarsi dentro a un progetto piu’ ampio, che e’
quello che sta portando avanti un gruppo di produttori in
un’area di antichissime vocazioni. Riportare a vitigno, pur nei
limiti oggettivi di regole e quote, vuol dire tornare a dare
garanzie in termini di gestione territoriale, in un’area molto
antropizzata; riproporre un elemento identitario forte con un
destino economico in espansione. Una scelta azzeccata che
vogliamo sostenere”.

TERRE LARIANE: PICCOLI PROGETTI PER VITICOLTURA DI QUALITA’ –
“E’ l’evento conclusivo che celebra la vendemmia – ha detto
Claudia Crippa, del ‘Terre Lariane’ -, ma per noi e’ l’occasione
che le amministrazioni si occupino anche del recupero del
territorio. Noi tecnici del vino chiediamo piccoli progetti di
recupero alla vite su queste piccole porzioni di territorio.
Viticoltura di qualita’, grandi specializzazioni, non milioni di
litri”. Invito raccolto dall’assessore Fava, che ha chiesto agli
amministratori olgiatesi “un confronto tecnico sulle prospettive
vitivinicole della zona. L’obiettivo e’ arrivare a un piccolo
polo produttivo, un’area dove sperimentare, che negli anni con
le giuste strategie di marketing e un prodotto azzeccato stia
sul mercato, e affronti l’export, oggi segmento di sbocco”.

L’OBIETTIVO? UN POLO AGRONOMICO INTELLIGENTE – “L’obiettivo e’
creare un polo agronomico ‘intelligente’, – ha aggiunto Claudia
Crippa – per i giovani che investono, in modo che si abbiano le
informazioni giuste. Nessuno si illuda che fare vino o formaggi
sia sempre un business. Vince chi fa un lavoro di qualita’,
lavorando seriamente dietro a un progetto dove si possa
sperimentare, in un territorio come il nostro turisticamente in
crescita, con un pubblico attento e curioso”. Curioso e vivace
come i produttori stessi. “Abbiamo realizzato la cuve’e del
gemellaggio – ha rivelato Crippa -, con la citta’ tedesca di
Feldbach, gia’ gemellata con Erba (Como). Un blend con mille
litri del nostro vino e altrettanti del loro. Un assemblaggio
con un naso molto tedesco e una bocca molto italiana, sapida,
tipica delle marne calcaree. Un bello scambio, una citta’
piccola, con una collina giardino; ogni produttore ha al massimo
un ettaro di vino, ma tutti insieme lavorano per la qualita’”.

IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE DI DOMENICA – Le eccellenze
della tradizione agroalimentare locale e i vini Igt del
Consorzio Terre Lariane saranno i protagonisti di “Olgiate
DiVino”. Nella villa saranno allestiti gli stand dei produttori
di formaggi, salumi, confetture e altre specialita’; nelle
antiche cantine con le antiche botti i visitatori faranno la
conoscenza dei vini Igt del Consorzio. Assaggi, degustazioni,
showcooking e l’incontro con i produttori, dalle 10.30 alle 19.
A pranzo i visitatori potranno scegliere i prodotti scelti tra
gli stand e consumarli nel giardino. Alcuni momenti musicali
allieteranno visite e degustazioni: dai tradizionali Firlinfoeu,
alle 11, al dj set, alle 19. Alle 16.30 il saluto delle autorita’
e l’aperitivo offerto dai produttori. x

INAUGURAZIONE MOSTRA CHAGALL-MISSONI

L’assessore alle Culture, Identita’ e
Autonomie della Regione Lombardia Cristina Cappellini
partecipera’ domani, giovedi’ 20 ottobre, a Sesto Calende (VA)
alla conferenza stampa e della mostra ‘Marc Chagall-Ottavio
Missoni, Sogno e Colore’ a cura di Luca Missoni. La successiva
inaugurazione e’ prevista nell’area del Museo Archeologico che
ospita l’esposizione.

– ore 17, Palazzo Comunale (Piazza Mazzini, 1 – Sesto
Calende/VA) Sala Cesare da Sesto.x

IN SUDAFRICA: QUI PER SCOPRIRE OPPORTUNITA’ PER NOSTRE PMI

“Il Sudafrica e’ una terra di
opportunita’ per le imprese lombarde e siamo qui per scoprirle,
soprattutto tenendo presenti le necessita’ delle nostre piccole
e medie imprese”.

Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore
alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle
imprese Fabrizio Sala che a Johannesburg, in Sudafrica, ha
incontrato il sindaco Herman Mashaba.

MISSIONE DI TRE GIORNI IN OCCASIONE DEL FORUM AMBROSETTI – Il
vicepresidente Sala ha avviato con questo incontro una missione
di tre giorni in Sudafrica in occasione del forum economico
organizzato da Ambrosetti – The European House.

RIFORMA SERVIZI ABITATIVI – “Al sindaco di Johannesburg ho
spiegato anche la nostra recente riforma dei servizi abitativi,
un settore nel quale la Lombardia puo’ fornire spunti importanti
anche nell’ottica di progetti di cooperazione nell’ambito
dell’housing sociale”, ha raccontato il vicepresidente al
termine dell’incontro.

INVITATO SINDACO A COMUNICARCI INIZIATIVE PER IMPRESE – “Ho
invitato il sindaco Mashaba – ha spiegato ancora il
vicepresidente – a comunicarci i progetti che la citta’ di
Johannesburg intende realizzare per lo sviluppo economico del
territorio. Sara’ nostro compito informare il nostro tessuto
economico delle opportunita’ piu’ interessanti”, ha poi detto il
vicepresidente.

COLLEGAMENTO AEREO DIRETTO – “Con Johannesburg occorrerebbe un
collegamento aereo diretto dalla Lombardia, possiamo lavorare
con le altre istituzioni per spingere in questa direzione”, ha
concluso Sala. x

MOSTARDA, FAVA: E’ IL NOSTRO CHAMPAGNE,VAL LA PENA PROMUOVERLO NEL MONDO

“La mostarda e’ l’elemento maggiormente
identitario, che crea un ponte tra le due realta’ produttive
principali, Cremona e Mantova. E’ il nostro Champagne. I numeri
lo dicono, 12 milioni di euro il valore complessivo della
mostarda cremonese, ma e’ ancora di piu’: vale la pena rilanciarlo
e promuoverlo nel mondo”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava,
intervenendo questa mattina a Cremona all’incontro dedicato a
“Ugo Tognazzi tra cinema e cucina, con un pizzico di mostarda”,
nell’ambito della seconda edizione del Festival della Mostarda.
Sono intervenuti Massimo Rivoltini, componente della Giunta di
Camera di commercio, Barbara Manfredini, assessore al Turismo e
Commercio del comune di Cremona, Elena Mosconi, docente storia
del cinema, e Fabrizio Natalini, docente di cinema
dell’Universita’ di Tor Vergata.

PRODUZIONE DIFFUSA – “Si tratta di un prodotto agricolo,
artigianale, industriale e commerciale – ha detto Fava -. Chi
produce la mostarda e’ soggetto tra i piu’ disparati: la
casalinga, l’azienda piccola artigianale, passando per
l’industria e il commercio, visto che anche i ristoratori la
producono. Questo e’ il prodotto maggiormente distintivo di un
territorio che sta sull’asta del Po, non ha uguali altrove,
anche se stanno cercando di copiarlo. Da centinaia di anni si
ripete tradizionalmente, ma ora ha una valenza economica forte e
val la pena di rilanciarlo”.

PORTARLA DOVE NON E’ CONOSCIUTA – “Il primo tentativo di
destagionalizzare la frutta e’ stato fatto con la mostarda, sette
secoli fa – ha ricordato Fava – ed era un modo per conservare
frutti a volte difficilmente commestibili, come le mele cotogne,
con una doppia funzione, conservazione e impiego. Da qui siamo
partiti, ma ora serve promuoverla dove non e’ conosciuta”.
Sono 14 i ristoranti di Cremona e provincia che aderiscono alle
iniziative di promozione. A loro il compito di destagionalizzare
il prodotto, ormai avviato, attraverso l’abbinamento con i
formaggi e il pesce d’acqua dolce”.

CONSUMATORE CERCA LA NOVITA’ – “Stiamo cercando di portare la
mostarda ovunque, perche’ molti non la conoscono e restano
stupiti di un prodotto cosi’ difficile e particolare – ha
aggiunto l’assessore-. Nell’era della globalizzazione del gusto
serve qualcosa di diverso, che si distingue dagli altri. Abbiamo
bisogno percio’ di promuoverlo, quando il consumatore evolve va a
cercare qualcosa di particolare. Quella del Festival e’ una
modalita’ positiva per promuoverlo, perche’ un prodotto
identitario deve prima essere consumato dove e’ nato e dove si
sono evoluti gusti e tendenze. Ma siccome abbiamo un mondo fuori
di qui, l’idea che il prodotto sia di Mantova e Cremona deve
diventare sempre piu’ forte perche’ Mantova e Cremona possano
promuoversi nel mondo. E’ il nostro champagne, per capirci”.

RITORNO PER IL TERRITORIO – “Quando sara’ molto conosciuto – ha
precisato Fava – sara’ poi interessante verificare i ritorni
economici per questo territorio. Sono convinto che siano
tantissimi gli appassionati potenziali di mostarda, abbiamo
bisogno di lavorare perche’ sia conosciuto. L’elemento di novita’
e interesse che sta suscitando – ha concluso – e’ paradossale
per una prodotto con una storia di centinaia d’anni, ma e’ la
conferma della necessita’ di spingerlo e promuoverlo in modo
adeguato”. x

TUTELA MADE IN ITALY,FAVA:BENE ETICHETTATURA, MA DA SOLA NON BASTA

“Per la tutela del ‘Made in’ non
esiste una legislazione altrettanto forte, imponente e
strutturata come la nostra. Non servono quindi leggi in piu’,
bisognerebbe che diventassero un patrimonio diffuso. Accanto a
questo ritengo positive le norme sull’etichettatura, che
contribuiscono alla trasparenza, ma che da sole non bastano,
perche’ serve un progetto serio legato alla promozione dei
prodotti tipici”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della
Lombardia, Gianni Fava, intervistato dal professor Corrado
Giacomini, economista agrario dell’Universita’ di Parma, nel
corso del convegno “Il sistema agroalimentare: tutele di
sicurezza e repressione delle frodi nel mito del Made in Italy”,
organizzato dall’Accademia nazionale Virgiliana.

COMPETENZA ESCLUSIVA MESSA A RISCHIO DA REFERENDUM – Gia’
presidente della prima commissione parlamentare d’inchiesta sul
fenomeno della contraffazione e l’agropirateria del Made in
Italy, istituita nel 2010 quando era deputato alla Camera,
l’assessore lombardo Fava ha lanciato l’allarme sul futuro
dell’agricoltura in caso di modifica della Costituzione.
“Sull’agricoltura abbiamo in teoria una competenza esclusiva –
ha specificato Fava ai numerosi avvocati presenti all’incontro.
Eppure tale prerogativa e’ messa alla prova e corre gravi rischi,
visto che il 4 dicembre si decidera’ del futuro della
Costituzione. Invito i cittadini e non solo il mondo agricolo a
votare ‘No’, per evitare che venga applicata la clausola di
supremazia, prevista dalla riforma Boschi, in base alla quale la
competenza sull’agricoltura delle Regioni verrebbe applicata a
intermittenza e discrezionalmente, in virtu’ di un non meglio
precisato interesse superiore nazionale”.

Fava ha anche auspicato un ruolo piu’ ampio delle Regioni in
rapporto con l’Unione europea. “E’ ora che vi sia un dialogo
diretto e costruttivo, senza intermediazioni ad opera di un
ministero che 20 anni fa e’ stato abolito”, ha concluso
l’assessore lombardo.x

SITI UNESCO, CAPPELLINI DOMANI A BRESCIA

L’assessore alle Culture, Identita’ e
Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini interverra’
domani, sabato 15 ottobre, ai lavori del convegno ‘Donne e
potere nell’eta’ longobarda (568- 774 dC)’.

In questa occasione saranno presenti esponenti di sette siti
UNESCO italiani: Cividale del Friuli (Udine, Friuli-Venezia
Giulia), il monastero di Santa Giulia a Brescia con la basilica
di San Salvatore e l’area archeologica del foro romano, una
delle sette localita’ che fanno parte del sito ‘Longobardi in
Italia: luoghi del potere’, il Castrum di Castelseprio con il
convento di Torba, la chiesa di S. Maria Foris Portas e i ruderi
del santuario di Giovanni Evangelista in provincia di Varese,
Spoleto (Umbria), Campello Sul Clitunno (Perugia, Umbria),
Benevento (Campania), Monte Sant’Angelo (Foggia, Puglia).

– ore 9.30, Complesso museale di Santa Giulia (Via dei Musei,
81/b – Brescia). x