“Tre giorni molto intensi e proficui
quelli vissuti all’Expo di Astana, dove abbiamo portato le tante
nostre eccellenze culturali”. E’ questo il commento
dell’assessore alle Culture, Identita’ e Autonomie di Regione
Lombardia, Cristina Cappellini, al ritorno dalla missione
istituzionale in Kazakhstan.
LA CULTURA LOMBARDA IN VETRINA – “In occasione della settimana
lombarda di protagonismo presso il Padiglione Italia all’Expo –
ha raccontato l’assessore – abbiamo proposto un palinsesto
culturale molto ricco che ha compreso anche due spettacoli molto
apprezzati del maestro Massimiliano Finazzer Flory: uno dedicato
a Leonardo da Vinci e l’altro in onore di Giuseppe Verdi”.
“Spettacoli – ha detto ancora l’assessore Cappellini – che
abbiamo voluto portare all’Expo per rappresentare la nostra
Regione attraverso due figure simbolo della nostra cultura,
riconosciute a livello mondiale”.
SPETTACOLI E INCONTRI ISTITUZIONALI – “La nostra presenza
all’Expo – ha ricordato ancora l’assessore – ci ha permesso di
partecipare a incontri istituzionali, spettacoli, momenti di
lavoro, in cui abbiamo potuto promuovere le eccellenze lombarde
e instaurare rapporti di collaborazione soprattutto con alcune
realta’ kazake”.
SITI UNESCO LOMBARDI PROTAGONISTI AD ASTANA
“Tra i temi maggiormente dibattuti – ha detto ancora l’assessore
Cappellini – quello della valorizzazione, anche a livello
mondiale, dei siti UNESCO lombardi, ipotizzando importanti
collaborazioni con realta’ internazionali di analoghe
caratteristiche”.
IMPORTANTI SPUNTI PER TRAMANDARE LE NOSTRE IDENTITA’ – “Una
piacevole sorpresa – ha continuato l’esponente della giunta
lombarda – e’ stato l’invito a visitare il villaggio etnografico
kazako, straordinaria occasione per comprendere in poco tempo
tradizioni, rituali, abbigliamenti e piatti tipici delle
comunita’ kazake presenti nell’enorme territorio statale”. “Una
visita – ha concluso l’assessore – dalla quale sono emersi
spunti davvero interessanti, replicabili sul territorio
lombardo, per proseguire il percorso intrapreso ormai quattro
anni fa, di valorizzazione delle diverse identita’
storico-culturali lombarde”.