‘ARTE DEI MURETTI A SECCO’

L’Unesco ha riconosciuto oggi i muretti a secco, nello specifico ‘L’Arte dei muretti a secco’, come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
La candidatura è stata presentata dall’Italia in collaborazione con Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera, a dimostrazione che l’arte del muretto a secco è un’opera culturale internazionale di grande rilievo.
PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE – “In Valtellina, dove esiste la più grande area terrazzata vitata e non d’Italia – ha commentato l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori – si è ottenuto finalmente questo prestigioso riconoscimento internazionale, che conferma l’importanza di questo settore nel nostro Paese”.
FONDAMENTALE LAVORO DEGLI ULTIMI ANNI – “Il risultato – ha proseguito – è frutto di un lavoro di squadra attuato in questi anni tra gli Enti locali e il Ministero delle Politiche agricole, con il grande supporto e contributo per il nostro territorio della Fondazione ProVinea. L’Unesco ha riconosciuto come ‘Patrimonio Immateriale dell’Umanità’ la tradizione e la cultura di quest’arte che ha reso storicamente coltivabili territori impervi come quelli valtellinesi. D’obbligo ringraziare Cristina Scarpellini, presidente di Provinea che ha preso a cuore il progetto, portando a casa questo importante risultato per la nostra provincia. Porteremo la Valtellina alla ribalta di un circuito internazionale come quello dell’Unesco”.
ADESSO LA VALORIZZAZIONE – “Adesso sta a noi – ha concluso Sertori – sfruttare e sostenere questo patrimonio con azioni mirate alla tutela e alla valorizzazione di questa opera dell’uomo”.
FONDAZIONE PROVINEA – “Siamo molto contenti di questo grandissimo risultato per l’Italia che coinvolge tutti i terrazzamenti della Valtellina”. È il commento di Cristina Scarpellini, presidente della ProVinea, fondazione che promuove e pone in essere iniziative finalizzate sia alla tutela e valorizzazione del territorio, sia alla difesa dell’ambiente, collaborando con istituzioni ed enti per conseguire i suoi obiettivi, che oggi ha comunicato personalmente all’assessore Sertori la notizia. “Sono in totale 2500 i chilometri di muretti realizzati a secco – ha aggiunto – e la nostra fondazione nell’ultimo anno ha messo in atto varie azioni propedeutiche a questo straordinario riconoscimento. Ringrazio Mipaaf e ITLA Italia che hanno sostenuto fin dall’inizio questa candidatura, così come la vicina Svizzera, i Paesi UE che hanno partecipato e, non da ultimo, l’Unesco per aver confermato ‘L’Arte di costruzioni dei muretti a secco’ come patrimonio immateriale dell’umanità”.

VINO, ANNO DELL’EXPORT RECORD

Gli assessori regionali Lara Magoni (Turismo, Marketing territoriale e Moda) e Fabio Rolfi (Agricoltura, Sistemi verdi e Alimentazione) hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione della 13a edizione di ‘Guida Viniplus 2019’, pubblicata dall’Associazione Italiana Sommelier della Lombardia e dedicata alle produzioni vitivinicole di qualità della nostra regione.
MAGONI: VINO ECCELLENZA ENOGASTRONOMICA – “Oggi il vino è un’eccellenza enogastronomica in grado di promuovere il territorio – ha detto Magoni -, in particolare i tanti piccoli borghi che compongono la nostra Lombardia. Un prodotto vero e proprio volano per queste realtà, soprattutto per i tanti turisti stranieri alla ricerca di qualità ed esperienze uniche. Basti pensare che i viaggiatori che hanno avuto esperienze enogastronomiche positive sono più inclini a ritornare (oltre il 75 per cento) e raccomandare ad amici e conoscenti la destinazione visitata (81 percento). Tutto questo perché è cambiato il modo di fare turismo: oggi chi viene in Lombardia è un visitatore curioso e nel bicchiere di vino trova tutto ciò di cui ha bisogno, dalle emozioni alle tradizioni, dai sapori ineguagliabili a un’esperienza da ricordare nel tempo. Turismo ed enogastronomia rappresentano un binomio ineguagliabile per far apprezzare le bellezze e le specificità delle nostre terre”.
ROLFI: NEL 2017 EXPORT DA RECORD – “I vini lombardi sono apprezzati in tutto il mondo – ha aggiunto Rolfi -. L’export nel 2017 ha fatto registrare il record del millennio, con un valore di 270.360.000 euro, +4,2% sul 2016. In Lombardia ci sono 90 varietà di vite per uve da vino coltivate sulle 517 totali iscritte al Registro nazionale. Possiamo contare su oltre 3.000 imprese vitivinicole e 300 aziende giovani che hanno contribuito a raggiungere importanti risultati sui mercati esteri. Sul territorio regionale si producono per il 90% vini a denominazione di qualità, grazie a 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT. Sono tante le sfide che attendono questo comparto. Per fare squadra e affrontarle al meglio ho istituito un tavolo ufficiale in Regione. Dobbiamo continuare a puntare sulla distintività dei nostri prodotti e sul legame con il territorio, con un’efficace azione di marketing territoriale e di promozione. Raccontare la qualità del vino lombardo e dei nostri prodotti agroalimentari significa trasmettere nel mondo i valori del nostro territorio”.

SCIARE IN LOMBARDIA

E’ stato approvato nella Giunta di oggi il provvedimento che incrementa di 150 mila euro la dotazione finanziaria del bando di sostegno degli impianti di risalita e delle piste da sci innevate artificialmente. La decisione arriva dopo lo stanziamento di 1,450 milioni di euro, portato avanti a fine giugno, e finalizzato all’assegnazione di contributi a fondo perduto per il sostegno e la gestione degli impianti montani. Con il provvedimento di oggi, quindi, la dotazione finanziaria complessiva a sostegno degli impianti lombardi sciistici ammonta a 1,6 milioni di euro.
AGEVOLARE SPORT SU NEVE E PROMUOVERE MONTAGNE LOMBARDE – “Si tratta – ha commentato l’assessore regionale allo Sport e Giovani, Martina Cambiaghi – di un sostegno concreto a tutti i comprensori sciistici lombardi che nasce dall’attenzione verso le esigenze dello sport di montagna e alla costante e fattiva interlocuzione con il territorio”. “Abbiamo voluto incrementare il contributo finanziario per agevolare la pratica degli sport invernali su neve, anche per rendere più attrattiva l’offerta turistica in montagna. Si tratta di un ulteriore supporto al funzionamento delle infrastrutture sportive già esistenti sul territorio montano – ha concluso l’assessore Cambiaghi – che conferma l’impegno permanente di Regione Lombardia nei confronti della tutela e della ricchezza del suo patrimonio sportivo e turistico”.

FESTA TORRONE CREMONA

“Una bella festa che oltre a richiamare l’attenzione e la partecipazione di migliaia di persone, ha il valore aggiunto di esaltare il valore di un prodotto tipico che fa parte della storia e dell’economia di questo territorio”. Lo ha detto nel pomeriggio il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Cremona dove ha partecipato alla ‘Festa del Torrone 2018’. “L’entusiasmo e il calore delle persone che ho incontrato oggi a Cremona – ha aggiunto Fontana – sono la grande energia e il grande patrimonio di una regione, la Lombardia, che sa coniugare l’importanza della tradizione all’innovazione e al saper stare sempre al passo con i tempi”.

GIORNATA DELL’OLIO

La Lombardia, pur non avendo una radicata tradizione olivicola, conferma quest’anno, la crescita produttiva, in termini di quantità ma soprattutto di qualità, sempre più apprezzata anche sui mercati anche stranieri.
MARKETING TERRITORIALE E INNOVAZIONE – “Abbinare il nostro olio al territorio dei laghi è un’opportunità anche sotto il profilo turistico – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi – Il settore dell’olio in Lombardia è sempre più legato ai giovani, all’innovazione e a operazioni di marketing territoriale vincenti. Consente inoltre- ha sottolineato – di recuperare alcune zone pedecollinari altrimenti poco sfruttate sotto il profilo agricolo e quindi di prevenire problemi idrogeologici”.
PROGRAMMAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE – “È un comparto su cui vogliamo investire a partire dalla programmazione del prossimo PSR (Piano sviluppo rurale) – ha concluso Rolfi – ripensando i punteggi nei bandi per il settore, riconoscendo l’alto valore delle produzioni accompagnando i nostri produttori anche sui mercati esteri”.

PAVIA E TURISMO

L’assessore al Turismo, marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, Lara Magoni, ha partecipato ieri sera a Pavia al convegno ‘Progetto Turismo: strategie di sviluppo’, al quale hanno preso parte numerosi rappresentanti istituzionali, tra i quali il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio ed esponenti delle associazioni di categoria locali. “Tra gli obiettivi del mio impegno come assessore al Turismo – ha ricordato Lara Magoni – vi è la valorizzazione dei piccoli borghi e dei territori minori, affinchè possano esprimere al meglio il proprio potenziale di attrattività turistica e contribuire a rendere Regione Lombardia la prima regione turistica italiana. Un progetto ambizioso e che potrà essere raggiunto solo con la condivisione, l’ascolto e il confronto con le istituzioni e gli operatori dei territori, proprio per trarre spunti concreti e innovativi”.
GLI ELOGI DEL MINISTRO CENTINAIO – E proprio insieme al Ministro Centinaio l’assessore Magoni al termine del convegno ha partecipato ad un incontro con stakeholder ed operatori del settore turistico del Pavese. Il Ministro ha sottolineato l’ottimo lavoro che sta svolgendo l’assessorato regionale al Turismo in tema di valorizzazione delle eccellenze dei territori. “Lara Magoni ha parlato con il cuore e con la testa – ha sottolineato Centinaio -, regalando emozioni. Ascoltatela e ricordatevi la sua emozione, anche perché finalmente in Lombardia abbiamo un assessore che sa cosa è e come si fa turismo”.
I NUMERI DEL SISTEMA – Un turismo, quello di Regione Lombardia, che vanta numeri importanti: nel 2017 le presenze hanno raggiunto quota 39.385.960, mentre gli arrivi sono stati 16.557.728, con una permanenza media di 2,38 giorni. Rispetto al 2016, l’incremento delle presenze è stato del +5,9% (oltre 2 milioni di presenze in più) mentre la crescita degli arrivi è stata del +7,4%. Analizzando i dati dell’ultimo quinquennio 2013-2017, la crescita è stata a doppia cifra: per le presenze è un +16% nel periodo 2013-2017 (+5,5 milioni), per gli arrivi + 21,6% (tre milioni di turisti in più). “I numeri confermano anche una forte internazionalizzazione della nostra Regione”, ha ricordato Lara Magoni, con un incremento del 31,5% per quanto riguarda gli arrivi esteri e del 24,2% per le presenze. Attualmente, infatti, la componente dei turisti stranieri rappresenta ben il 55,5% degli arrivi e il 60,9% delle presenze.
TURISMO IN CRESCITA NEL PAVESE – Un turismo in crescita anche nel Pavese. La provincia di Pavia, nel periodo considerato, ha mostrato una performance ancora migliore rispetto al trend regionale sia in termini di arrivi – cresciuti del 34,2% – sia in termini di presenze – cresciute rispettivamente del 27,3%. Nel 2017 le presenze hanno superato abbondantemente le 535 mila unità, gli arrivi sono stati 268.697.
IN ARRIVO SUPPORTO CONCRETO PER AREE INTERNE APPENNINO – Un territorio relativamente importante per il turismo nel Pavese è quello dell’Oltrepò. I numerosi Comuni che fanno parte di questo territorio infatti pur essendo di piccole dimensioni, valgono complessivamente attorno al 40% delle presenze totali all’interno della provincia. E proprio in merito a questa realtà, l’assessore Magoni ha annunciato un’importante iniziativa: “Entro il primo trimestre del 2019, sarà promossa la prima misura dedicata al supporto della competitività delle aree interne dell’Appennino lombardo relativo all’Oltrepò Pavese, con una dotazione finanziaria di 1 milione e 350 mila euro”. Pavia e i suoi territori hanno insomma tanto da dare: “Potenzialità enormi ancora da sviluppare e valorizzare, in tal senso è necessario fare squadra per permettere a Pavia e alle sue splendida realtà di diventare un luogo privilegiato per il turismo lombardo ed internazionale, esaltando eccellenze come il turismo enogastronomico, le città d’arte e paesaggi mozzafiato”.

GUIDA VINIPLUS 2019

Gli assessori regionali Lara Magoni (Turismo, marketing territoriale e Moda) e Fabio Rolfi (Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi) parteciperanno dopodomani, lunedì 26 novembre alla conferenza stampa di presentazione della ‘Guida Viniplus 2019’, realizzata dall’Associazione Italiana Sommelier Lombardia.
– ore 14.30 Hotel The Westin Palace (piazza Repubblica, 20 – Milano), Sala Verdi.

RIAPERTURA NAVIGLI

L’infrastruttura dell’acqua è da sempre uno degli elementi più caratterizzanti di Milano e della Lombardia e quello della riapertura dei navigli è oggi un dibattito quanto mai attuale che riguarda una serie di servizi e attività connesse al progetto. Un progetto che sappia coniugare valorizzazione storica e riutilizzo contemporaneo delle funzioni e che sia espressione delle attuali esigenze del territorio e dei cittadini, come è emerso oggi al convegno ‘L’oro liquido di Milano’ organizzato da Ance Assimpredil in collaborazione con Associazione Amici dei Navigli-Istituto Navigli e Ordine degli Architetti della provincia di Milano presso l’Auditorium ‘Claudio De Albertis’ di Milano, a cui hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti del Consorzio Muzza, del Consorzio Est Ticino Villoresi e del Consorzio Est Sesia.
GRAZIE A RETICOLO IDRICO LOMBARDIA E’ PRIMA REGIONE AGRICOLA -“Si tratta di una tematica che è importante affrontare – ha ricordato l’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni in apertura dei lavori – perché non riguarda solo Milano, ma una serie di corsi d’acqua lombardi ed è anche grazie a questo prezioso reticolo idrico che la Lombardia è la prima regione agricola d’Italia”.
VALORIZZAZIONE CORSI D’ACQUA E’ VOLANO TURISTICO – Ma l’agricoltura non è il solo comparto che trarrebbe beneficio dalla valorizzazione delle vie d’acqua. L’assessore al Territorio ha sottolineato anche le numerose potenzialità di tutte le realtà connesse ai canali lombardi, la cui riqualificazione aumenterebbe lo sviluppo turistico e ambientale dei territori. “Attraverso una maggiore valorizzazione e conoscenza di ciò che c’è e di interventi pubblici adeguati – ha detto Foroni – si potrebbe fare delle vie d’acqua un volano strategico, con pedonalità e ciclopedonalità diffuse e un circuito di turismo naturalistico e di prossimità che potrebbe rappresentare un’opportunità di sviluppo non solo della città di Milano ma anche di tanti territori lombardi”.
SU PROGETTO RIAPERTURA, REGIONE LOMBARDIA C’E’- “La questione deve essere affrontata, non con uno sguardo rivolto al presente, ma con uno sguardo verso il futuro. Per questo è importante investire in questa direzione anche se ciò comporta una rivoluzione infrastrutturale e viabilistica non da poco. Regione Lombardia c’è – ha concluso – ed è pronta a ragionare su quelle che possono essere le migliori soluzioni. Il Consiglio regionale – ha ricordato ancora l’assessore – già nella scorsa legislatura ha approvato una mozione che invitava la Giunta a promuovere la riapertura e la valorizzazione del sistema dei navigli. Credo perciò che dobbiamo cogliere questa occasione di investimento e di riprogrammazione e avere uno slancio di passione e una visione di più largo respiro”.