BEAUTY WEEK

“Nella nostra regione si contano oltre 400 imprese nel comparto della cosmesi, il 55% del totale nazionale, con un fatturato complessivo di oltre 8 miliardi di euro (2022), di cui 4,3 per il mercato interno e 3,8 per l’export, dati che rappresentano circa i due terzi dell’ammontare nazionale”. Parte da questa considerazione Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing territoriale, Design, Moda di Regione Lombardia commentando la presentazione della seconda edizione della ‘Milano Beauty Week’, la settimana della bellezza, che si terrà dal 27 settembre al 2 di ottobre.

“Già da consigliere regionale – aggiunge Barbara Mazzali – mi sono resa conto del valore dell’indotto della Cosmetica per la Lombardia. Proprio per questa ragione, ci ho tenuto a visitare personalmente diverse aziende sul territorio, per conoscere le realtà attive nel settore. Dati alla mano, ho immediatamente intuito le enormi potenzialità, così ho proposto l’avvio di una filiera del settore. In collaborazione con il presidente di Cosmetica Italia, infatti, abbiamo accompagnato queste imprese nell’iter che ha reso oggi la cosmesi una delle 35 filiere lombarde. Ne sono orgogliosa”.

“A Crema, poi – prosegue l’assessore – è nato nel 2019 il primo corso Its per Tecnico Superiore delle Produzioni Cosmetiche 4.0, un’offerta unica nel panorama nazionale. La Lombardia – ha concluso l’assessore – è tra le prime in Italia, anche in materia di formazione in questo campo”.

“La cosmetica, oltre alla moda – ha proseguito – è un settore economico trainante per la nostra Regione, e, con il fashion, rappresenta un volano di turismo grazie alle ‘weeks’. Penso alla ‘Milano Beauty Week’, la ‘Settimana della Bellezza’, prevista per ottobre, giunta alla sua seconda edizione. Porteremo questo evento al pari della ‘Settimana della Moda’, con migliaia di visitatori dall’estero”.

SUSTAINABILITY

Ha preso il via la due giorni di lavori del ‘Sustainability impact forum’. Sono circa 250 i giovani che da questa mattina si stanno confrontando, collegati da tutto il mondo, in lingua inglese, grazie all’iniziativa ospitata da Regione Lombardia presso Palazzo Pirelli; evento promosso dall’agenzia ONU Sustainable Development Solutions Network (SDSN Youth). Ad aprire i lavori l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione.

“Oggi la Lombardia – ha detto Maione – è al centro dell’interesse di giovani che si sono voluti confrontare sui temi come l’ambiente, la sostenibilità e la salvaguardia del nostro pianeta. Diverse provenienze geografiche si traduce con diverse sensibilità, diversi approcci”.

“Il fatto che questi giovani, con un’età media tra i 20 e i 25 anni, si siano voluti scambiare le loro opinioni per noi è un aspetto importante – ha proseguito Maione -. Non vogliamo avere un atteggiamento paternalistico nei confronti di questi ragazzi: sono loro i protagonisti del futuro. Chi è nato nel 2000 oggi sta completando il percorso universitario e quindi ha sicuramente elementi, formazione e cultura per dirci qualcosa. La propensione al cambiamento, la voglia di innovare e anche qualche idea brillante possono servire alle istituzioni per affrontare queste tematiche che riguardano tutti”.

“Oggi – ha concluso Maione – fortunatamente siamo il punto di riferimento per chi si vuole impegnare in prima persona. Questo è un motivo di ottimismo per la Lombardia che recentemente ha scritto la legge sui giovani, perché i giovani sono interlocutori e protagonisti del nostro futuro”.

INEDITO

Il mese di giugno al Museo Bagatti Valsecchi si conclude con uno spettacolo teatrale inedito e rappresentato  per la prima volta: Out of the blue che va in scena nel Salone d’onore stasera 28 giugno, in collaborazione con Teatro della Cooperativa. Il testo è vincitore del XXI Premio InediTo – Colline di Torino e racconta le vicende di due coppie che abitano lo stesso appartamento a vent’anni di distanza: Marcello e David nel 2020, Camilla e Thibaut nel 2000. Entrambe le coppie hanno a che fare con la pandemia del proprio tempo: la prima con il covid, la seconda con l’AIDS. Tutti e quattro si troveranno a veder detonate le proprie certezze, la propria normalità difronte a due malattie che strappano loro l’innocenza e li costringono a fare i conti con se stessi, con il proprio partner, con il proprio mondo.

Scritto e diretto da Chicco Dossi, la performance teatrale vedrà la partecipazione di Francesco Meola, Diego Pleuteri, Cinzia Tropiano e Simone Tudda.

FACE TO FACE

“Tanti auguri per l’undicesimo compleanno del settimanale ‘F’ e in bocca al lupo per ‘Face to Face’, il nuovo progetto editoriale dedicato alla celebrazione dell’unicità delle lettrici e dei loro territori”. Lo afferma Barbara Mazzali, assessore alla Turismo, Moda, Marketing territoriale e Design, che oggi, nella piazza della Regione Lombardia, insieme al presidente Attilio Fontana, ha partecipato ai festeggiamenti del periodico diretto da Luca Dini.

“Un piacere ospitare eventi importanti e qualificati che – spiega l’assessore Mazzali – contribuiscono ad animare quella che, giova sempre ricordarlo, è la piazza coperta più grande d’Europa”. “Prodotti editoriali come questi – aggiunge l’assessore regionale – contribuiscono a rendere ancora più attrattiva la nostra Lombardia e diventano il contenitore ideale per la narrazione di quelle che sono le competenze affidatemi dal presidente Fontana: Turismo, Moda, Marketing territoriale e Design”.

“La soddisfazione è ancora più grande – conclude l’assessore Mazzali – perché l’editore Urbano Cairo e il direttore Luca Dini hanno scelto Milano, e in particolare la sede della Regione Lombardia, per dare il via a una serie di appuntamenti che toccherà i luoghi più iconici del nostro Paese”

ESPOSIZIONE

“Il Palazzo di Regione Lombardia incontra ancora una volta l’arte perché crediamo che introdurre opere nei luoghi istituzionali sia di assoluto arricchimento sia per chi vive il palazzo come sede lavorativa e sia per i semplici visitatori”. Così l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, commenta l’esposizione di alcune per del maestro Marcello Morandini nel Foyer dell’auditorium ‘Testori’ a Palazzo Lombardia.

“In questo mandato – prosegue l’assessore – vogliamo mettere al centro la cultura anche da un punto di vista ‘fisico’ e riempire le nostre sedi istituzionali di bellezza è forse il primo importante passo che vuole definire ancora una volta l’idea di centralità delle politiche culturali nella strategia regionale”.

“È motivo di orgoglio per Regione Lombardia – conclude l’assessore Caruso – poter ospitare queste tre importanti opere di Marcello Morandini perché ritengo di straordinaria importanza il suo sguardo innovatore nel panorama dell’arte contemporanea”.

FESTIVAL

Presentata a Palazzo Pirelli, a Milano, la XII edizione del Festival di Bellagio e del Lago di Como. All’incontro con la stampa era presente l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso.

Il festival è una rassegna musicale itinerante di cui Rossella Spinosa, pianista e compositrice, cura la direzione artistica.

“La cultura è parte integrante del percorso di promozione e valorizzazione dell’intera area del Lago di Como che – ha sottolineato l’assessore – durante questa iniziativa viene attraversata e pervasa da arte, musica e letteratura. Il Festival è diventato un appuntamento fisso dell’estate lariana e ha il grande merito di unire la cultura alla valorizzazione del territorio. Perché l’ambientazione dei vari concerti nelle più suggestive residenze storiche è un’occasione per dare risalto al ricco patrimonio culturale del lago”.

Fino all’11 agosto, 30 concerti vedono protagonista, ad eccezione del concerto del 15 luglio, l’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como, diretta da Alessandro Calcagnile, con celebri solisti del panorama musicale per un percorso di arte, musica e letteratura che attraversa l’intera regione del Lago.

Il Festival prende vita dall’eredità di figure di riferimento che hanno soggiornato sul Lario, tra le quali Liszt, Stendhal, Rossini, Verdi, e valorizzando le più suggestive dimore e residenze storiche del territorio.

La programmazione artistica è declinata nella doppia finalità di dare spazio al mondo musicale classico e a valorizzare luoghi straordinari che da sempre hanno rappresentato per gli artisti stimolo e ispirazione.

VISIONI METAFISICHE

Dallo scorso venerdì al Museo Bagatti Valsecchi la prima mostra milanese dedicata al fotografo Vasco Ascolini dal titolo Visioni Metafisiche. Vasco Ascolini incontra Canova, Thorvaldsen e De Chirico, a cura di Antonio D’Amico e Luca Carnicelli.

Il percorso di visita si snoda all’interno delle sale museali dove si potrà ammirare una selezione di oltre settanta tra gli scatti più significativi di Ascolini, dedicati ad elementi statuari, proposti come frammenti scultorei che animano, con la loro immobilità, contesti desolati. Tema caro all’artista fin dai primi anni Ottanta, quando iniziò a immortalare architetture isolate sospese nel tempo, caratterizzate da metafisici spazi alienati.

I dialoghi metafisici sono il focus di questa mostra: il cosmo fotografico di Ascolini si pone in relazione con le tele di Giorgio de Chirico attraverso scatti che enfatizzano una dimensione atemporale scandita da bianchissime sculture marmoree e immensi spazi disabitati. Le opere del fotografo reggiano dialogano pertanto con L’Autoritratto di De Chirico e L’Autoritratto in gesso di Canova proveniente dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, con L’aragosta del 1922 e con una Piazza d’Italia dove si scorgono il silenzio imperante di una scultura sdraiata al centro della piazza e architetture desolate.

La dialettica è arricchita da suggestivi modelli e calchi in gesso dei maestri del Neoclassicismo, come quelli di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, le cui opere provengono dalle collezioni della Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e da una collezione privata.

Il dialogo che si instaura tra le opere esposte all’interno della Casa Museo di via Gesù immersa nel cuore del quadrilatero della moda, si spinge fino ad abbracciare elementi di relazione con i canoni estetici propri della Haute couture. Questi vengono indagati per mezzo di opere i cui soggetti, avvolti in veli di plastica, assumono sembianze di modelli misteriosi ed eterei, che suggeriscono analogie tra il singolare immaginario figurativo ascoliniano e il concept visionario di Demna Gvasalia e attraverso citazioni e richiami espliciti al rosa shocking e all’Abito da sera con aragosta disegnato da Elsa Schiaparelli – in collaborazione con Salvador Dalì -, che al pari di Ascolini visse un legame profondo e autentico con la Francia e la cultura francese.

Il visitatore è così invitato a introdursi nell’eloquente dialogo instaurato tra gli ambienti museali e le opere fotografiche di Vasco Ascolini in un percorso pensato per valorizzare non solo gli scatti del fotografo reggiano ma anche le numerose opere bagattesche. Invitando a fruire gli ambienti come in una vera casa, si potrà scoprire il valore di tutti gli elementi che connotano la Casa Museo Bagatti Valsecchi – dalle ceramiche ai vetri, dagli arredi agli avori – comprendendo l’importanza delle opere che comunemente vengono etichettate come secondarie. L’esposizione pone infatti l’attenzione anche sul parallelismo che corre tra la valorizzazione di dettagli sfuggenti, operata da Vasco Ascolini mediante la selezione di precisi soggetti fotografici e la rivalutazione delle arti applicate attuata dai Bagatti Valsecchi per evocare l’immaginario rinascimentale nella dimensione più prettamente domestica.

Con questa esposizione il Museo Bagatti Valsecchi si dimostra sempre più attento ai dialoghi tra antico e contemporaneo — già insiti nell’approccio ottocentesco dei fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi — e prende parte alle proposte culturali della città di Milano, ormai divenuto polo attrattivo per la fotografia, con una mostra che offre una visione esaustiva dell’opera di Vasco Ascolini, il quale, concentrandosi sull’artificio della scultura e degli spazi architettonici, restituisce una visione onirica e quasi metafisica degli ambienti della dimora.

“Con questa mostra, realizzata grazie alla partnership con la Fondazione Pasquale Battista e il Gruppo Augusta Ratio, il Museo Bagatti Valsecchi persegue l’intento di ospitare mostre temporanee in armonia con la collezione permanente raccolta dai fratelli Bagatti Valsecchi a metà Ottocento, confermando l’interesse per il collezionismo e in questo caso per la fotografia contemporanea.” – afferma Camilla Bagatti Valsecchi, presidente della Fondazione Bagatti Valsecchi – “Il percorso si snoda in tutte le sale della Casa Museo ed evoca ricordi e suggestioni tra le arti sorelle. Infatti, il nucleo di oltre settanta fotografie di Vasco Ascolini, dedicate alla statuaria antica, viene messo in dialogo con alcuni marmi, con i gessi di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, alcuni dei quali provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, e con le tele di Giorgio De Chirico, confermando la suggestione metafisica di Ascolini. Ai visitatori auguro di trovare quei dettagli nascosti che connettono le fotografie di Vasco Ascolini con Canova, Thorvaldsen, De Chirico e la nostra collezione permanente”.

“Con questa mostra il Museo Bagatti Valsecchi celebra la lunga e proficua carriera del fotografo emiliano, ponendo l’accento sulla sua produzione dedicata alla scultura antica.” – conclude Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia – “Un lavoro, quello di Ascolini, che grazie al sapiente uso di luci e ombre, arricchisce i soggetti da lui ritratti di nuovi significati, in un’atmosfera senza tempo. Nel rendere omaggio all’opera del fotografo mi unisco, in quanto Assessore alla Cultura di Regione Lombardia, al Museo Bagatti Valsecchi, una delle Case Museo di Milano riconosciute dalla Regione, il cui grande patrimonio culturale restituisce non solo una puntuale rappresentazione del collezionismo di fine XIX secolo, ma anche uno spaccato della società milanese dell’epoca.  Attraverso i suoi musei riconosciuti, la Lombardia cerca sempre di più di dare voce a nuove sinergie tra antico e contemporaneo, attraverso esposizioni temporanee ed installazioni di artisti, fotografi e designer. Sono lieta di constatare come il sostegno di Regione Lombardia consenta alla Fondazione Bagatti Valsecchi di porsi come un esempio virtuoso di promozione e valorizzazione culturale anche in questo campo”.

Accompagna la mostra un catalogo edito da Sagep Editori con contributi di Antonio D’Amico, Luca Carnicelli, Eugenio Bitetti, Aurora Ghezzi, Moira Mascotto, direttrice del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.

MIMO 2023

“Un evento che per il comparto automobilistico lombardo assume un valore significato strategico. La forza di questa manifestazione è anche quella di creare un ‘ponte’ fra Milano e Monza esaltando la filiera d’eccellenza dell’automotive”.

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo all’Autodromo di Monza all’inaugurazione di ‘MIMO 2023’, il ‘Milano Monza Motor Show’, in programma nel ‘Tempio della Velocità’ fino a domenica.

“La vera sfida su cui stiamo lavorando, insieme ad altri soggetti istituzionali, come l’Automobile Club di Milano – ha aggiunto il governatore – è quella di creare un’alleanza fra gli attori della mobilità. Auto, moto e bici meritano di coesistere in una logica integrata e sostenibile”.

“La presenza concomitante della 1.000 Miglia a ‘Mimo 2023’ – ha concluso il presidente Fontana – rafforza questa tendenza, grazie al ruolo fondamentale dell’Autodromo come sede di sport, laboratorio di sperimentazione, hub dell’innovazione e punto di riferimento per i centri ricerca e le case automobilistiche”.

120 ANNI

“L’Automobile Club di Milano sui temi della mobilità e della sicurezza stradale è un solido riferimento per l’intera collettività. Nel corso della sua gloriosa storia si è affermato come partner strategico per automobilisti e motociclisti e più in generale per tutti i cittadini”.

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in occasione dell’apertura delle celebrazioni dell’Automobile Club di Milano, nella sede di corso Venezia dove in questi giorni è possibile ammirare la mostra fotografica curata da Glauco Cavaciuti con 49 scatti che raccontano la storia dell’Ente.

Presenti anche il vicepresidente, Marco Alparone, e una rappresentanza di assessori regionali.

“Con l’Automobile Club di Milano e con il suo presidente Geronimo La Russa – ha aggiunto il governatore – condividiamo una visione di mobilità che non considera l’auto come il ‘male assoluto’. Insieme, vogliono sostenere innovazione e sviluppo di nuovi modelli di mobilità, senza pregiudizi ideologici e con assoluto realismo. Non a caso, come Regione, siamo impegnati, a ogni livello istituzionale, per evitare che la Direttiva dell’Unione Europea sulla qualità dell’aria imponga inspiegabili limitazioni che danneggerebbero pesantemente la Lombardia anche nel settore dell’auto”.

Venerdì, in occasione dei 120 anni dell’Ente, per la prima volta nella sua storia, la ‘1.000 Miglia’ arriverà in piazza Duomo.

Le vetture proseguiranno poi la loro marcia fino a ‘City Life’, dove rimarranno esposte in un vero e proprio museo a cielo aperto. Sabato, dalle ore 7.30, le vetture transiteranno prima davanti alla sede dell’ACI di Corso Venezia per raggiungere l’Aeronautica Militare, in piazza Novelli, che celebra il proprio centenario.

WINE TRAIL 2023

E’ stata presentata oggi a Palazzo Lombardia la seconda edizione della ‘Valle dei Segni Wine Trail’, la corsa alla scoperta dei ‘segni’ tra storia, arte, territorio, vigne e vini in programma dal 27 al 29 ottobre in Valcamonica. Tre le distanze: 55, 18 e 8 chilometri, con un dislivello rispettivamente di 2.500, 950 e 300 metri.

“Nella prima edizione è stato raggiunto il ragguardevole traguardo di 1500 atleti, 10 nazioni e 30 province coinvolte. L’obiettivo è fare ancora meglio grazie a un grande sforzo organizzativo – ha detto Lara Magoni, sottosegretario con delega allo Sport e giovani, rivolgendosi agli organizzatori nel corso della presentazione -. Quello della Valcamonica è un territorio che grazie anche a eventi come questo ci sta dando grandi soddisfazioni”.

La Wine Trail, ha osservato Magoni, “nasce da un percorso straordinario attorno a un lago, il lago Moro, poco conosciuto, e che perciò merita di essere visitato. Un evento che racconta la corsa attraverso sentieri storici, perché qui abbiamo il primo sito Unesco in Italia, riconosciuto nel 1979. Un territorio dal fascino misterioso, ricco di cultura e tradizioni millenarie”.

“Lo sport ancora una volta è protagonista, fulcro di un evento importante – ha concluso il sottosegretario -. Sono felice che abbiate avuto il patronato del mio sottosegretariato. Lo sport è quel linguaggio universale che fa aggregazione e ‘contamina’ il benessere. In Regione Lombardia l’attività sportiva si conferma pilastro fondamentale. Grazie agli organizzatori e ai tanti volontari che saranno impegnati in questo evento”.