ENOGASTRONOMIA

A un anno dalla sua fondazione, la divisione Turismo e Commercio della CNA Lombardia ha organizzato a Milano un convegno sul valore di enogastronomia e artigianato nell’attrattività territoriale e sul tema si confronta con l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali.

“Viaggiare alla scoperta di un territorio oggi non vuol dire soltanto scoprirne i paesaggi, i borghi e i monumenti storici, ma anche fare conoscenza dei sapori della tavola e delle tradizioni”, esordisce Mazzali, intervenendo oggi all’incontro ‘Turismo Enogastronomico in Lombardia: l’arte di vivere esperienze autentiche’.

“Cibo e vino – prosegue l’assessore – hanno ormai abbandonato la veste di meri prodotti alimentari, divenendo interpreti e massima espressione del territorio, delle comunità che ci vivono, del rapporto uomo-natura. Non più semplici comparse ma veri protagonisti nella ricerca del gusto”.

“Il turismo enogastronomico sta sempre più prendendo piede tra le abitudini di chi viaggia – sottolinea Mazzali – e gli amanti del vino e della buona cucina spesso scelgono una meta non solo guardando alle spiagge o alle città che troveranno, ma anche alle cantine che potranno visitare, ai vini che degusteranno, ai ristoranti specializzati in piatti tipici o stellati”.

Tutto questo “certificato dai dati che, confermando le proiezioni, indicano la presenza nel 2023 in Lombardia di 1,7 milioni di turisti che hanno scelto la nostra Regione per i suoi vini. Ma anche perché oggi i percorsi turistici enogastronomici valorizzano i diversi aspetti della grande tradizione lombarda, che include quell’artigianato artistico che tanto affascina i visitatori stranieri”.

Questo è reso possibile, fa presente Mazzali, “grazie al costante lavoro e dedizione di tanti piccoli produttori lombardi, che fanno prodotti di alta qualità e sono sempre alla ricerca del meglio. Grazie a loro, oggi possiamo vantare il valore di vini rinomati in tutto il mondo come quelli della Franciacorta, dell’Oltrepò Pavese, della Valtellina, delle Alpi Orobie che favoriscono il turismo esperienziale, oggi molto di tendenza. Senza dimenticare – conclude l’assessore – che anche la birra è oggi molto amata e questa produzione certo non manca in terra lombarda. Terra ricca di tesori da valorizzare e promuovere con altrettanta dedizione e passione di chi li realizza”.

BELLEZZA

“La cosmetica è una vera e propria forza della nostra Regione: oltre la metà delle imprese cosmetiche italiane ha sede in Lombardia, tra Milano, Bergamo, Crema e Monza Brianza. Distretti di bellezza, che contribuiscono per il 2% alla produzione mondiale. Proprio per la sua forza e rilevanza anche in questo settore, la nostra Regione non poteva, quindi, che prendere provvedimenti in merito alla sostenibilità, che io preferisco chiamare responsabilità, perché di comportamenti responsabili si tratta”.

Così l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, in occasione dell’evento ‘L’Oreal for the Future Day’ nella sede milanese della multinazionale della cosmetica, dove ha portato i saluti del governatore Attilio Fontana.

“La maggior parte delle nostre aziende opera come terzista, cuore della produzione del prodotto, per i colossi della cosmesi globale”, continua Mazzali, precisando che “per il settore specifico del make up, la quota di mercato della Lombardia a livello planetario è pari al 37%, mentre in Europa sale al 45%”. Ma, precisa l’assessore, “il contributo delle imprese lombarde non è solo nella produzione. ma anche nel modo di fare produzione, in maniera responsabile”.

In questo quadro e “così come chiede l’Unione europea”, precisa Mazzali, “oggi la sfida è anche nella ricerca di soluzioni innovative per contenere l’impatto ambientale del ‘packaging’ (l’imballaggio), trasformandolo da rifiuto a risorsa, utile per la tutela dell’ambiente”.

C’è, infine, un altro aspetto enfatizzato dall’assessore: “La sostenibilità è oggi un driver decisivo nell’influenzare le scelte d’acquisto dei consumatori e un imballaggio concepito in modo da creare il minor impatto ambientale è fondamentale. Il packaging ‘del futuro’ – conclude – dovrà, quindi, essere a basso impatto ambientale, secondo le logiche di un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo gli sprechi e favorendo la lotta contro sfide globali come il cambiamento climatico e l’inquinamento ambientale”.

PATRIMONIO CULTURALE

Sono 8 i nuovi musei riconosciuti da Regione Lombardia per il 2023. L’investitura è avvenuta a Palazzo Lombardia nel corso dell’evento ‘RiconosciLo!’, durante il quale l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, ha consegnato le targhe alle 8 nuove realtà inserite nella rete.

A Milano sono stati riconosciuti la Fondazione Rovati; Palazzo Morando – Costume Moda Immagine; il Meet Digital Culture Center e il Museo Universitario delle Scienze Antropologiche, Mediche e Forensi per i Diritti Umani di Milano. Poi, ancora, nella Città metropolitana la Quadreria Crivelli di Trezzo sull’Adda (Milano).

Oltre a questi, il Museo Diocesano di Brescia, Casa Macchi a Morazzone (Varese) e il Castello delle Storie di Montagna a Sondrio. Il totale, quindi, sale a 201.

I sistemi museali locali riconosciuti dalla Regione Lombardia godono di vari benefici. Tra questi, il riconoscimento dell’identità del sistema museale come istituto autonomo operante sul territorio; l’attestazione e la valorizzazione della qualità identificata anche da un apposito logo e l’attivazione di un percorso virtuoso a sostegno delle piccole realtà museali che da sole non sarebbero in grado di raggiungere gli standard di qualità per i servizi museali.

“Un numero importante – ha dichiarato l’assessore Caruso – che dimostra quanto siano preziosi e nutriti questi beni radicati nel nostro territorio e che contribuiscono ad aumentare il valore materiale e immateriale della cultura lombarda. L’azione della Regione è incentrata sulla concezione del museo come presidio fondamentale per una conoscenza diffusa e luogo di conservazione del patrimonio e della memoria”.

“Proprio per incentivare – ha aggiunto – un connubio più forte tra tradizione e innovazione sono state messe in campo misure significative con l’obiettivo di sostenere istituti e luoghi della cultura e favorire così nuove competenze e un ripensamento delle attività da sviluppare in chiave innovativa. E’ nostro compito impegnarci a migliorare sempre più la qualità dei servizi offerti nei musei”.

Nel corso della giornata, inoltre, consegnati i riconoscimenti anche all’Ecomuseo Martesana (Milano) e all’Ecomuseo Adda di Leonardo (Bergamo, Lecco, Milano, Monza), formalmente inseriti tra quelli riconosciuti da Regione Lombardia.

La finalità di un Ecomuseo è quella di raccogliere, conservare e valorizzare le eredità e gli elementi di identità di un territorio, fatta di storia, persone, luoghi, tradizioni, arti e mestieri. Gli Ecomusei in Lombardia, quindi, salgono a quota 36.

2028-2029

“La costruzione comincia alla fine del 2024, inizio del 2025, l’inaugurazione noi l’attendiamo nel 2028, per la stagione calcistica 2028- 2029”. Così Paolo Scaroni, presidente dell’Enel e dell’AC Milan, nel suo intervento al ‘Lombardia World Summit’ in corso all’IBM Studios di Milano, sul nuovo stadio a San Donato.

“Anche se – ha ammesso – quando uno fa queste previsioni, si addentra su un terreno pericoloso, comunque questo è il nostro piano”.

Nel ruolo anche di presidente del Milan, Scaroni ha parlato di sport e Olimpiadi con il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

“Lo sport e il calcio in particolare – ha detto il presidente del Milan – è uno degli elementi centrali del ‘soft power’ a livello mondiale, lo vediamo con quello che sta facendo l’Arabia Saudita in questo momento per prendersi una fettina di questo ‘soft power’ mondiale, ma volevo ricollegarmi a quello che diceva Malagò parlando dell’indotto dei giochi Olimpici Milano-Cortina. Vorrei parlare dell’indotto dello stadio del Milan. Se noi riuscissimo a fare uno stadio a Milano – ha proseguito – uno stadio del livello che hanno tutte le grandi squadre del mondo, porteremmo un indotto fenomenale”.

“L’unico beneficio che ha il calcio italiano – ha rilevato ancora Scaroni – è il ‘Decreto crescita’ che ci consente di ingaggiare i giocatori stranieri importanti, con dei benefici fiscali. Ogni tanto sento dire che ci vorrebbero togliere questo beneficio, se ciò accadesse, il calcio italiano perderebbe autorevolezza e spettacolarità e quindi il risultato sarebbe negativo per l’intero sistema”.

WINTER WORLD

L’assessore alla Montagna e Enti Locali, Massimo Sertori, e il sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e giovani, Lara Magoni, hanno presentato oggi a Milano l’edizione 2024 degli Winter World Master Games Lombardia 2024. Il più` importante evento internazionale di sport invernali riservato agli atleti ‘over 30’ si terrà dal 12 al 21 gennaio 2024, nella cornice naturalistica del Parco dello Stelvio, coinvolgendo le province di Sondrio, Brescia e Trento.

“Un momento importante di valorizzazione della montagna – ha detto Massimo Sertori -, per questo abbiamo voluto e vinto la candidatura olimpica 2026 e abbiamo colto al volo l’occasione del 2024, con tante località turistiche che sanno offrire tutte le attività sportive della neve e del ghiaccio. Tutta la Valtellina sarà protagonista. Una grande manifestazione in prospettiva per saggiare, per fare un collaudo di territori che stanno dando una mano importante per questo evento che sarà il più importante per i prossimi dieci anni. Traguardiamo Milano Cortina 2026 con un ruolo di assoluto protagonismo per quel che riguarda la Valtellina e la Lombardia”.

“Un evento straordinario, che coinvolgerà atleti oltre i 30 anni per – ha detto Lara Magoni – una grande manifestazione di sport divertimento che vedrà, a gennaio 2024, territori uniti in sinergia per una competizione che sarà ben organizzata. Un esame d’accesso per l’evento a cinque cerchi. Sono certa che le montagne saranno protagoniste di un evento che lascerà il segno nei nostri territori”.

Un’occasione per proporre a un pubblico che tornerà da turista a godersi le nostre belle montagne. Dieci i comuni interessati: Ponte di Legno e Tonale sede dello sci alpino, sci alpinismo e snow run; Aprica sede dello sci alpino, dello sci alpinismo e dello snow volley; Vermiglio (Trentino) sede del biathlon, cross country e combinata nordica; Pellizzano (Trentino) sede del salto con gli sci e della combinata nordica; inoltre, Chiesa in Valmalenco sede dello ski orienteering e dello speed skating; Bormio sede del pattinaggio di figura e dello short truck; Madesimo sede del curling; Chiavenna sede dell’hockey su ghiaccio e Sondrio, dove si terrà la welcome ceremony.

Le competizioni si svolgeranno da venerdì 12 a domenica 21 gennaio 2024 ed è prevista la presenza di oltre 3.700 atleti partecipanti in arrivo da tutto il mondo, impegnati in sfide in sci alpino, biathlon, sci nordico, curling, pattinaggio di figura, hockey su ghiaccio, combinata nordica, orienteering, short track, salto, sci alpinismo, snow sky running e snow polo.

FESTIVAL ‘FOG’

“Regione Lombardia sostiene concretamente il Festival ‘Fog’ della Triennale di Milano: negli ultimi anni ha stanziato 206.000 euro, di cui 31.000 nel 2023. La manifestazione è un punto di riferimento per la scena artistica internazionale”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, partecipando alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2024.

L’evento multidisciplinare è dedicato all’esplorazione delle nuove frontiere delle live art internazionali (teatro, danza, performance e musica) e sarà in programma dall’8 febbraio al 7 maggio, con una proposta articolata in 36 appuntamenti.

“‘Fog’ – ha evidenziato l’assessore Caruso – si distingue per ricerca, curiosità culturale e appunto multidisciplinarità, caratteristiche in grado di attrarre pubblico a livello regionale e non solo”.

“Un progetto – ha proseguito Caruso – capace di creare nuove forme di coinvolgimento e di ripensare la relazione con gli spettatori. In quest’ottica la Triennale Milano ha avviato un lavoro sull’accessibilità del pubblico internazionale e di quello con disabilità, implementando strumenti idonei all’inclusione”.

“Il festival – ha concluso Caruso – è un evento diffuso che indaga il ruolo del teatro in dialogo con Milano, interrogandosi sulle sue specificità, le sue fragilità e le sue trasformazioni”.

‘Fog’, il cui nome (‘nebbia’ in lingua inglese) è un omaggio all’immaginario culturale milanese, vedrà la partecipazione di alcuni tra i più acclamati interpreti della scena artistica globale: da Wayne McGregor a La Veronal; da Gisèle Vienne a Romeo Castellucci; da Marlene Monteiro Freitas a Ben Frost. Ma anche quelli della nuova scena internazionale della ricerca, come Carolina Bianchi. Quarantatré artisti e compagnia teatrali arriveranno da 14 Paesi: Italia, Giappone, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Francia, Svizzera, Grecia, Portogallo, Capo Verde, Australia, Islanda e Stati Uniti. Saranno 14 le produzioni e le coproduzioni targate ‘Fog’, 3 le prime assolute, 12 le prime nazionali e 6 i concerti, per un totale di oltre 100 repliche complessive.

Il Fog Triennale Milano Performing Arts prenderà il via l’8 e il 9 febbraio con la prima italiana del nuovo lavoro dell’artista brasiliana Carolina Bianchi: ‘La trilogia di Cadela Força’, una riflessione su violenza, femminicidi, arte e teatro.

MONTAGNA IN CITTÀ

Montagna e sport è il binomio su cui si è focalizzata Lara Magoni, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia intervenuta a ‘La montagna echeggia in città’, la giornata dedicata al racconto della sua gente, delle sue imprese e delle sue eccellenze. In programma in piazza Città di Lombardia incontri, attività sportive, stand e una ‘pizzoccherata’ per valorizzare la montagna.

“Questa occasione – ha raccontato Lara Magoni – ci porta inevitabilmente a proiettare il nostro sguardo al futuro della montagna e soprattutto, al grande appuntamento internazionale delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026 di Milano-Cortina.

“L’evento a cinque cerchi non sarà, quindi, solo un traguardo straordinario, ma un punto di partenza per creare nuove opportunità per i nostri giovani, veri Ambassador e protagonisti di questa sfida. Avremo vinto le nostre Olimpiadi – ha sottolineato – se tutto ciò che sarà stato creato e messo a disposizione degli atleti, dal giorno dopo servirà a tutti gli sportivi e appassionati. Solo così, infatti, possiamo far crescere lo sport lombardo e l’attrattività per il nostro stupendo e variegato territorio”

MUSEO BICICLETTA

“Ernesto Colnago è un grande lombardo, un innovatore che ha fatto la storia del ciclismo e dell’industria delle due ruote nel mondo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, visitando il museo di Cambiago (MI) che racchiude l’epopea del costruttore di biciclette di fama internazionale.

“È uno spazio da visitare – ha proseguito il governatore – un gioiello della memoria consigliabile non solo agli appassionati ma anche alle scuole. Sono custodite biciclette che rappresentano delle piccole opere d’arte. C’è il racconto di una lunga storia di amore per lo sport e di una grande imprenditorialità: l’essenza della nostra regione”. Alla visita ha partecipato anche l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori.

“Per me è un onore la visita del presidente Fontana – ha detto Ernesto Colnago, 91 anni – ci conosciamo da alcuni anni ed è un piacere potergli mostrare questo museo: ho lasciato un segno e spero di non essere dimenticato”.

‘La Collezione Ernesto Colnago’ è diretta dal nipote Alessandro: “Il museo – ha detto – custodisce 65 anni di storia del ciclismo: dalla bicicletta dal record dell’ora di Eddy Merckx del 1972 a quella del Campionato del mondo di Giuseppe Saronni del 1982, passando per i trionfi con la corazzata del team Mapei, i Campionati del mondo di Oscar Freire e il record dell’ora di Tony Rominger, fino ad arrivare alla bicicletta con cui Tadej Pogacar ha vinto il Tour de France 2020. Ci sono pezzi unici che hanno contraddistinto passaggi epocali. Il museo è visitabile gratuitamente e su prenotazione”.

SFIDA STARTUP

Una sfida tra 70 progetti innovativi: è quella che andrà in scena giovedì 30 novembre e venerdì 1° dicembre a Palazzo Lombardia con la 21° edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI). La competizione, dedicata alle migliori idee di impresa a elevato tasso di innovazione nate dalla ricerca scientifica nell’ambito delle università e degli enti di ricerca, coinvolge progetti provenienti da 17 regioni italiane. Quasi 300 i neoimprenditori che si sono fronteggiati a colpi di business plan, 55 gli atenei e incubatori universitari dove le idee hanno preso forma.

“Siamo molto soddisfatti – ha affermato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Guidesi – di poter ospitare il PNI: la Lombardia è la ‘Casa delle idee e dell’innovazione’. Per noi questo importante appuntamento è l’opportunità anche di mettere a disposizione idee e nuove progettualità ai nostri ecosistemi settoriali”.

Sono oltre mille i progetti di startup innovative ad avere preso dalla prima edizione del 2003 a oggi al PNI. Più del 50% si sono trasformati in imprese innovative attive sui mercati.

“I numeri di quest’anno – prosegue la presidente Paniccia – sono particolarmente significativi: 70 startup finaliste per un totale di oltre 300 tra neo-imprenditrici e imprenditori. Questi numeri sono la manifestazione chiara, tangibile, dell’impegno che PNICube nel dar supporto alle idee, valorizzare la ricerca, fare concretamente quell’innovazione sociale che serve alle Comunità e ai territori, per affrontare le grandi sfide di oggi e di domani”.

“In un mondo in costante evoluzione, il PNI rappresenta un faro di eccellenza per illuminare le idee più brillanti germogliate nelle realtà universitarie italiane – ha dichiarato la presidente di Musa-Multilayered Urban Sustainability Action, Giovanna Iannantuoni – Musa, con il suo impegno per un futuro sostenibile e inclusivo, vede in questo riconoscimento un’opportunità inestimabile per sostenere e valorizzare il genio imprenditoriale emergente. La nostra missione è fungere da ‘ponte’, trasformando la ricerca accademica in soluzioni concrete che migliorino la vita urbana e riducano le disuguaglianze sociali. Attraverso il PNI, riaffermiamo il nostro sostegno ai talenti che si impegnano a costruire un domani più inclusivo e giusto, un domani che vede la collaborazione tra pubblico e privato, tra università e industria, non solo come un ideale, ma come la base per un progresso tangibile e sostenibile”.

Promosso da PNICube, l’Associazione italiana delle Università, Incubatori accademici e Start Cup regionali, il PNI 2023 è organizzato in collaborazione con Regione Lombardia e le Università Milano-Bicocca, Politecnico di Milano, Università Bocconi e Università Statale di Milano, coordinate dall’ecosistema pubblico-privato ‘MUSA’ (Multilayered Urban Sustainability Action), con la main partnership del Gruppo Iren, di Nobento-iVision, di Gilead e di AlmavivA.

BAGATTI VALSECCHI

Stasera al Museo nel Salone d’Onore si animerà di creatività, dando voce all’amore che si presenta in tutte le sue multiformi caratteristiche attraverso serate sorprendenti.  L’ultimo appuntamento di novembre si terrà domenica 19 novembre alle ore 16 con il concerto Amor sacro e Amor profano. La musica affronta due facce dell’amore, tra brani sacri ed evergreen di tango, sinonimo dell’amore profano, con la voce del soprano Lucia Conte, al cembalo Graziella Baroli e al bandoneon Francesco Bruno. L’intermezzo di Couperin è una raffinata rassegna delle sfaccettature dell’amore, esaltando tutti gli stati d’animo.