Parte il conto alla rovescia dell’edizione 2019 del Premio ‘Lombardia è ricerca’ della Regione Lombardia, dedicato quest’anno a un tema prioritario per la ricerca medica dei paesi avanzati ovvero l’invecchiamento in
salute, l’healthy aging. I numeri raccontano infatti che in
Italia, come in tutta Europa, negli USA e in Giappone al
progressivo allungarsi della vita media non corrisponde un
benessere altrettanto prolungato, visto che gli ultimi dieci
anni di vita (e anche di più, nel caso delle donne) sono segnati
dalle difficoltà dovute a tutta una serie di patologie croniche.
Il Premio, del valore di 1 milione di euro, verrà consegnato il
prossimo 8 novembre nel corso della Giornata della Ricerca,
ancora una volta al Teatro alla Scala di Milano. Ad assegnarlo
una giuria di 15 top scientist italiani, che si è riunita oggi
per la prima volta a Palazzo Lombardia. Nel corso della riunione
è stata eletta presidente della giuria Silvia Priori.
“Ringrazio molto i colleghi membri della giuria per avermi dato
l’incarico di presiedere questo comitato. E’ un impegno – ha
detto Silvia Priori – di grossa responsabilità per la valenza
che il Premio ha, non solo dal punto di vista economico, ma per
l’importanza del significato di questa iniziativa della Regione
Lombardia. E’ il primo anno che sono parte della Giuria e mi
impegnerò per svolgere al meglio questo compito e a portare,
come negli scorsi anni, ad una scelta inequivocabilmente di
eccellenza”
“Ringrazio la professoressa Silvia Priori per aver accettato il
prestigioso incarico di presidente – ha detto il vicepresidente
della Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione,
Università, Export e Internazionalizzazione, Fabrizio Sala – per
la prima volta è stata nominata una donna che sarà alla guida
di questo team di scienziati straordinari. A loro il compito di
premiare una scoperta di rilevanza internazionale che abbia un
concreto impatto sul miglioramento della vita dei cittadini.
Quello dell’Healty Aging è un tema molto sentito tra la
popolazione, secondo le statistiche infatti gli ultimi dieci
anni di vita o anche più sono segnati da una serie di patologie,
spesso croniche, che ne compromettono il benessere. In questo
senso incentivare la ricerca di nuove terapie e farmaci diventa
vitale”.
Lo ‘sviluppo e mantenimento funzionale delle abilità che
garantiscono il benessere della persona durante la vecchiaia’,
focus dell’edizione 2019, è infatti un tema quanto mai attuale
se si guarda alle statistiche sulle aspettative di vita. Nel
2015, l’attesa di vita media in Italia ad esempio era di 79,6
anni per gli uomini e di 84,6 anni per le donne. Molto più bassa
però era l’aspettativa media di vita in salute: 70,6 anni per
gli uomini e 73,1 per le donna.
Ecco allora che nuove terapie, farmaci, approcci a queste
patologie e la loro prevenzione diventano una priorità per tutti
i sistemi sanitari, in particolare della zona UE dove la
percentuale di popolazione over 65 è destinata a crescere di
più.
– La certificazione con Blockchain
Alla giuria spetterà di individuare il vincitore tra i nomi che
verranno proposti dagli oltre 1200 Top Italian Scientist (TIS)
attivi negli ambiti delle scienze della vita e presenti nella
‘classifica’ della VIA-Academy – il censimento degli scienziati
e scholar con il maggior impatto in termini di produzione e
citazioni ricevute – con un punteggio pari o superiore a 50.
Ai TIS verrà chiesto di indicare la scoperta a loro giudizio più
rilevante, innovativa e dal maggior impatto sulla vita dei
cittadini nell’ambito della ricerca sull’invecchiamento attivo e
di indicare il nome dello scienziato che ritengono meritevole
del Premio. Non sono ammesse auto candidature.
Quest’anno, per la prima volta, tutti i passaggi del Premio
saranno certificati su una piattaforma regionale con tecnologia
Blockchain, un esperimento unico da parte di una Pubblica
Amministrazione.
– I criteri di formazione della Giuria
Il criterio di selezione è quello che ha già guidato la
composizione delle giurie 2017 e 2018. Il Premio ‘Lombardia è
ricerca’ è dedicato alle Life Sciences e, come previsto dal
regolamento, a far parte della Giuria sono chiamati i
ricercatori con l’h-index più alto nei diversi settori di
riferimento: Biomedical Sciences; Clinical Sciences;
Neurosciences & Psychology; Chemistry, Computer Sciences,
Material & NanoSciences, Natural & Enviromental Sciences.