“E’ ricominciata la scuola e ho sempre detto – e ribadisco – che la ripresa delle lezioni è fondamentale per dare la sensazione di un ritorno alla normalità: professori, dirigenti scolastici, personale amministrativo hanno lavorato in maniera positiva, nonostante qualche problema evidente come la copertura delle classi e altre criticità che avrebbero dovuto trovare soluzione con più largo anticipo. I ritardi hanno causato non pochi problemi”.
Così il presidente della Giunta regionale intervenuto all’inaugurazione dell’anno scolastico all’Istituto di Istruzione Superiore (Iss) Giuseppe Luigi Lagrange di Milano che ospita, oltre a un Liceo scientifico con indirizzo in Scienze applicate e uno con indirizzo sportivo, un Istituto Tecnico settore Tecnologico Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (IPSEOA).
Insieme al governatore della Lombardia anche l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro e il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano.
“Lo dico da tempo – ha ricordato il presidente della Regione Lombardia – se ci fosse maggiore autonomia sicuramente non vivremmo queste preoccupazioni”.
“Mi aspettavo che il governo arrivasse ‘prima’ alla preparazione dell’inizio dell’anno scolastico – ha chiosato – perché le scelte su questioni come l’individuazione delle graduatorie andava fatta a luglio e non all’ultimo momento, soprattutto in un anno particolare come quello attuale. Uno dei problemi più gravi è la mancanza di insegnanti, al di là delle vicende relative alla questione dei banchi”. “Io stesso – ha commentato – sono andato a scuola per 13 anni utilizzando un banco singolo”.
Il presidente della Regione, insieme all’assessore regionale all’Istruzione si è poi recato al Capac – Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano, dove ha visitato le aule frequentati dagli studenti del corso in orologeria e gli ambienti che ospitano la formazione in food and beverage.