“Cremona riparte con energia ed entusiasmo, dimostrando dignità e resilienza dopo essere stata, con Bergamo e Brescia, tra le città più colpite dalla pandemia. Grazie all’anteprima della Festa del Torrone celebra una delle eccellenze della Lombardia e del Made in Italy nel mondo”.
Così l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, è intervenuta nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’anteprima della Festa del Torrone, in programma a Cremona dal 16 al 18 ottobre prossimi.
“Cremona è arte, cultura, storia, sapori antichi e turismo – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo -. E proprio grazie al turismo enogastronomico è possibile vivere esperienze uniche, come quelle che può offrire Cremona grazie alle sue bellezze uniche. Addentrarsi nel centro storico per le vie acciottolate, soffermarsi alle botteghe dei liutai, tra una visita al Teatro Ponchielli e un passaggio al Museo del Violino, fino ad approdare sulla piazza del Comune per visitare il famoso Torrazzo e il Duomo, permette di apprezzare fino in fondo un luogo che merita di tornare ad essere tra le mete turistiche privilegiate della Lombardia. Eventi come la Festa del Torrone, in tal senso, aiutano a preservare tradizioni e valorizzare prodotti e specialità tipiche delle nostre terre”.
Durante la conferenza stampa sono state presentati i principali eventi che si terranno nei tre giorni della rassegna. A cominciare dal ‘Premio Torrone d’Oro’, che sarà assegnato a Sasha Achilli, filmmaker che ha realizzato un docufilm sull’emergenza Coronavirus all’ospedale di Cremona; Lena Yokoyama, la violinista che suonò sul tetto dell’ospedale di Cremona durante il lockdown; Elena Pagliarini, l’infermiera dell’Asst di Cremona, protagonista dello ‘scatto rubato’ durante un estenuante turno di lavoro durante i mesi più drammatici della pandemia; Francesca Mangiatordi, medico di pronto soccorso all’ospedale Maggiore di Cremona, che scattò la foto divenuta simbolo del Coronavirus.
E ancora: il Premio Bontà andrà allo pneumologo cremonese Giancarlo Bosio, sempre in prima linea contro il Covid 19, che ha dedicato gli ultimi mesi della sua vita professionale, prima della pensione, a salvare vite umane.
Non mancheranno, infine, le consuete degustazioni, particolarmente apprezzate dal pubblico, e le sfide gastronomiche con la partecipazione di chef rinomati.