Vi piacciono i gusti intensi? Bene questo è il piatto che fa per voi. Qualche ora di aereo o di traghetto ed eccoci in Sardegna per fare la sua conoscenza. Cucinato secondo antiche tradizioni che non hanno nulla da invidiare alle tecniche moderne, ecco il famoso “porceddu” o porcetto sardo che si è guadagnato di diritto un posto nell’elenco P.A.T. Il maialino da latte viene macellato in tenera età quando ancora non supera i 6/7 kg, viene completamente pulito internamente ed esternamente, tagliato longitudinalmente e infilato su uno spiedo. La sua carne rossiccia è estremamente saporita e tenera, accompagnata da una cotenna croccante e profumata. Il segreto per ottenere ciò è la cottura indiretta che impiega non meno di 4 ore. A metà processo viene poi salato e aromatizzato col mirto, zafferano, pepe nero ed altre erbe tipiche con l’aggiunta goccia dopo goccia del lardo che sciolto sulla cotenna andrà ad accarezzarne amorevolmente tutta la superficie… non è un piatto che possono preparare tutti, nelle grandi occasioni vengono chiamati degli arrostitori professionisti che conservano il segreto da generazione in generazione. Questo mix di tenerezza e croccantezza scatenerà un festival di sapori con la sua sapidità, ed imprimerà la sua firma nella vostra mente. Anche a distanza di anni quando e se avrete la fortuna di riassaggiarlo nella vostra mente partirà una sorta di time lapse che vi riporterà a quella festa, cerimonia o occasione particolare di quella stupenda giornata tutta sarda in cui vi siete conosciuti per la prima volta. Questo ed altro su Instagram @juri_spankhmayer_bassani