Visitare il Bagatti Valsecchi, la casa museo neorinascimentale che si trova nel quartiere di Montenapoleone a Milano, può trasformarsi in un vero e proprio viaggio nel tempo se, oltre ad ammirare le opere d’arte e i manufatti che arricchiscono l’arredamento della dimora, ci si concentra sullo stile di vita della famiglia, tra aneddoti di vita quotidiana e usi legati alla moda milanese di fine Ottocento che per le donne e gli uomini di casa Bagatti Valsecchi, come per il resto della nobiltà coeva, furono fondamentali elementi di distinzione sociale e culturale.
L’occasione è offerta da due visite guidate gratuite (si paga solo il biglietto d’ingresso) organizzate in occasione della Settimana della moda di settembre, che consentiranno ai visitatori di intraprendere un percorso che, snodandosi attraverso le diverse stanze del Museo, dalla Sala da Pranzo, alle camere da letto, dal Salone d’Onore alla Sala da Bagno, consentirà di ripercorrere abitudini e attività della vita quotidiana fatta di pranzi, cene, passeggiate pomeridiane e ricevimenti, ma anche da momenti di vita domestica e di accudimento dei figli e della casa, con una particolare attenzione all’abbigliamento e alle consuetudini in tema di moda, non solo della famiglia Bagatti Valsecchi ma di tutta la nobiltà dell’epoca.
Si potrà scoprire, ad esempio, che il giovedì la famiglia Bagatti Valsecchi era solita aprire agli ospiti la propria casa, accogliendoli nel Salone e nella Sala da pranzo, cogliendo anche l’occasione per mostrare loro le nuove acquisizioni della collezione rinascimentale. In queste occasioni, le donne si cambiavano d’abito e ognuna di loro aveva le sue preferenze, come Carolina Borromeo che amava il verde, il rosso e il granato. All’epoca il vestito da mattina, infatti, era più austero e accollato, per il tè invece si indossavano abiti più eleganti, che potevano essere utilizzati anche per le uscite serali. Gli aneddoti riguardano anche le abitudini maschili: gli uomini Bagatti Valsecchi, infatti, erano molto attenti alla moda, e in particolare Fausto era molto elegante: scapolo e tombeur de femmes, aveva una predilezione per i guanti, sempre utilizzati dai gentiluomini fuori casa.
Visitando la biblioteca, si scoprirà invece che questa è una stanza profondamente legata all’universo femminile, dove le donne Bagatti Valsecchi studiavano concentrandosi, come si era soliti fare al tempo, per lo più sulle materie legate all’economia domestica e dimostrando poi un piglio deciso e molta praticità e fermezza nel mantenimento della casa e della famiglia.
Le visite guidate consentiranno dunque ai visitatori di immergersi un po’ più in profondità nella vita e nelle consuetudini di una famiglia nobile dell’epoca, senza tralasciare la storia della collezione e la passione per l’arte e la cultura dei fratelli Fausto e Giuseppe, grazie ai quali il singolare progetto di far rivivere il Rinascimento alla fine dell’Ottocento è diventato realtà.