OCCASIONE INTERNAZIONALE

L’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, ha presentato oggi in Regione la ricerca ‘Vini Lombardi tra export e turismo’ realizzata da Klaus Davi in collaborazione con Giulio De Rita (ricercatore Censis) su un campione di mille turisti intervistati; presenti, tra gli altri, alcuni produttori tra cui Ottavia Giorgi (Conte Vistarino), Edoardo Freddi, Cristina Cerri (Tenuta Travaglino), Mattia Triacca (azienda Triacca, Valtellina) e Luigi Biolatti (Uberti, Franciacorta).

Secondo la ricerca Davi/Censis, la Lombardia occupa attualmente la quinta posizione fra le regioni che esportano vino.  Sempre secondo De Rita può presentare enormi potenzialità la forza attrattiva dell’enoturismo in della Lombardia con la 7° posizione (3%), dietro a Toscana (28%), Piemonte (23%), Veneto (15%), Trentino (8%), Friuli Venezia Giulia (6%), Sicilia/Puglia (5%). Chi ha esplorato la Lombardia ne è rimasto affascinato e coinvolto. Tutte le province lombarde hanno fatto grossi passi avanti nel percepito e nello storytelling internazionale.

“Il ritratto che emerge è quello di un vino di qualità, – ha detto Rolfi – che necessita di un lavoro sinergico, per rafforzare un rapporto più profondo con il mondo della ristorazione. Dobbiamo lavorare per avere carte dei vini con sempre più etichette lombarde. Si possono ottenere ancora migliori risultati. In chiave internazionale dobbiamo far percepire l’identità completa dei nostri vini e raggiungere quote di mercato maggiori”.

L’enoturismo, che già in Lombardia attraversa un momento positivo al netto del rallentamento degli anni della pandemia, potrebbe beneficiare enormemente dell’evento Olimpiadi 2026.

“Occorre investire sempre più sulla promozione – ha aggiunto Rolfi – sfruttando ospitalità turistica e grandi eventi. Siamo reduci da un grande evento internazionale, legato al giornalismo specializzato, dove le cantine lombarde sono state protagoniste. E’ stato un grande successo. La Lombardia deve essere sempre più la terra dei grandi amanti del vino e dei grandi appuntamenti enoturistici”.

“Lavorare in squadra, – ha sottolineato ancora una volta Rolfi – con un grande sforzo di creatività, senza copiare da altre regioni. Avremo il mondo come ospite, dobbiamo integrare al meglio il vino con quello che ruota attorno: dopo l’onda lunga di Expo, il mobile, la moda, la finanza, la ristorazione e, quindi, l’appuntamento olimpico”.

“Il dato attrattività dell’enoturismo in Lombardia – ha concluso Giulio De Rita, Censis – è sottostimato rispetto alle sue notevolissime potenzialità”.