ROSA CAMUNA

Il campione di motociclismo, Giacomo Agostini, è stato insignito del Premio Rosa Camuna, la massima onorificenza della Regione Lombardia. La cerimonia di consegna è avvenuta oggi a Palazzo Pirelli alla presenza, tra gli altri, del governatore Attilio Fontana, del sottosegretario regionale con delega allo Sport Antonio Rossi, del presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, del consigliere segretario Giovanni Malanchini e del vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti.

“Agostini è un grandissimo uomo e campione – ha evidenziato il presidente Fontana – che ha saputo incarnare lo spirito lombardo, la capacità e l’intraprendenza tipica della nostra terra. Parliamo del campione di motociclismo più titolato a livello internazionale, che inoltre ha saputo tenere alto nel mondo il nome della Lombardia con le moto che ha condotto, perché nella nostra Regione, non dimentichiamolo, sono nate alcune tra le più importanti case motociclistiche a livello mondiale. La Lombardia ha sempre dimostrato una grande passione per questo sport”.

“Giacomo Agostini è il campione dei record – ha sottolineato il sottosegretario Rossi – ed è stato un esempio in tutti questi anni, sia in pista sia quando ha smesso di correre. Il Premio Rosa Camuna sottolinea una carriera eccezionale ma anche l’esempio e i valori che ha saputo trasmettere ai giovani”.

“Sono orgoglioso di questo premio, lo metterò nella mia sala trofei. È un riconoscimento per quello che ho fatto nella vita, come sportivo e come uomo. È una giornata che ricorderò sempre con piacere. I successi che ho ottenuto sono dovuti anzitutto a un dono di natura, sono nato con l’amore per le due ruote e ci ho sempre creduto. Mi preparavo in modo meticoloso per le gare, perché prima di tutto arrivava il mio sport che coincideva con il mio mestiere. Ai giovani che iniziano col motociclismo dico che ci vuole serietà, tanto amore e passione, altrimenti le vittorie non arrivano”.

Agostini ha poi commentato il campionato di MotoGp in corso: “Bagnaia con la Ducati è in testa al campionato del mondo, potrebbe vincere il titolo un pilota italiano su una moto italiana. L’ultimo a farlo sono stato io 50 anni fa. Sarebbe davvero il massimo”.

La leggenda lombarda del motociclismo ha raggiunto Palazzo Pirelli a bordo della sua moto: “Avevo intenzione di arrivare in auto, poi ho cambiato idea, ho indossato casco e giubbotto e inforcato la moto. Guidando con prudenza sono arrivato mezz’ora prima dell’appuntamento”.