“La costruzione comincia alla fine del 2024, inizio del 2025, l’inaugurazione noi l’attendiamo nel 2028, per la stagione calcistica 2028- 2029”. Così Paolo Scaroni, presidente dell’Enel e dell’AC Milan, nel suo intervento al ‘Lombardia World Summit’ in corso all’IBM Studios di Milano, sul nuovo stadio a San Donato.
“Anche se – ha ammesso – quando uno fa queste previsioni, si addentra su un terreno pericoloso, comunque questo è il nostro piano”.
Nel ruolo anche di presidente del Milan, Scaroni ha parlato di sport e Olimpiadi con il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
“Lo sport e il calcio in particolare – ha detto il presidente del Milan – è uno degli elementi centrali del ‘soft power’ a livello mondiale, lo vediamo con quello che sta facendo l’Arabia Saudita in questo momento per prendersi una fettina di questo ‘soft power’ mondiale, ma volevo ricollegarmi a quello che diceva Malagò parlando dell’indotto dei giochi Olimpici Milano-Cortina. Vorrei parlare dell’indotto dello stadio del Milan. Se noi riuscissimo a fare uno stadio a Milano – ha proseguito – uno stadio del livello che hanno tutte le grandi squadre del mondo, porteremmo un indotto fenomenale”.
“L’unico beneficio che ha il calcio italiano – ha rilevato ancora Scaroni – è il ‘Decreto crescita’ che ci consente di ingaggiare i giocatori stranieri importanti, con dei benefici fiscali. Ogni tanto sento dire che ci vorrebbero togliere questo beneficio, se ciò accadesse, il calcio italiano perderebbe autorevolezza e spettacolarità e quindi il risultato sarebbe negativo per l’intero sistema”.