Emmanuel Tjeknavorian è il nuovo direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano. La nomina è stata ufficializzata oggi durante la conferenza stampa a cui ha partecipato anche l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso.
Viennese, figlio d’arte, Tjeknavorian a soli 28 anni ha già un grande curriculum, anche come violinista.
“Il maestro Tjeknavorian – ha dichiarato l’assessore Caruso – a cui va il mio auguro di buon lavoro, è un grande talento apprezzato soprattutto per la sua versatilità. È la prima volta che l’Orchestra Sinfonica seleziona un direttore musicale così giovane: una scelta che sottolinea l’impegno, condiviso da Regione Lombardia, verso le nuove generazioni e l’evoluzione del contesto musicale”.
Tjeknavorian ha iniziato a suonare il violino all’età di cinque anni. Con il padre, il compositore Loris Tjeknavorian, ha intrapreso gli studi di direzione, per poi continuare ad assorbire ‘l’arte della bacchetta’ da tutti i direttori con cui ha lavorato come violinista.
La sua carriera ha avuto presto un’importante ascesa, tanto che nella stagione in corso ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese, la Dresdner Philharmonie, l’Orchestre National d’Ile de France, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestre Symphonique de Mulhouse e la Sinfonieorchester Liechtenstein.
Lo scorso anno ha invece inaugurato la stagione della Filarmonica della Scala.
“Sono emozionato per questa importante nomina – ha detto il nuovo direttore -. E’ un sogno divenuto realtà. Per me l’Orchestra sinfonica di Milano ha qualcosa di speciale: ogni volta che atterro a Malpensa o a Linate, mi sento bene”.
Il prossimo 17 febbraio Tjeknavorian sarà sul palco dell’Auditorium di Milano con un programma cecoslovacco dedicato a Bedrich Smetana (Vltava da Má Vlast) e Antonin Dvoràk (Sinfonia n. 8 in Sol maggiore) insieme all’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano. Il 16 e 18 febbraio invece l’appuntamento è con ‘Amore in musica’.
“L’Orchestra Sinfonica di Milano – ha concluso l’assessore Caruso – si conferma un’eccellenza nell’offerta culturale lombarda, un simbolo di attrattività per la nostra regione e capace di rivolgersi un pubblico di ogni età”.