Inaugurata a Palazzo Lombardia la mostra ‘Alexis Harding: 20 years 20 seconds’ che celebra ed esplora le opere degli ultimi vent’anni dell’artista inglese, dalla sua prima mostra a Milano nel 2004, città nella quale è tornato e vi ha esposto periodicamente. L’esposizione comprende 28 opere ed è la prima indagine retrospettiva del suo lavoro.
Alla cerimonia sono intervenuti l’assessore al Territorio e Sistemi verdi della Regione Lombardia Gianluca Comazzi, l’artista Alexis Harding e il curatore della mostra Luca Tommasi.
“Come Regione Lombardia – ha asserito Gianluca Comazzi – siamo felici di ospitare una mostra di questa caratura. Harding è infatti un artista riconosciuto a livello internazionale e uno dei più grandi esponenti della pittura processuale contemporanea. Questa retrospettiva ha quindi un duplice valore. Da un lato si evidenzia il rapporto speciale e ventennale che lega Harding a Milano e alla Lombardia, dall’altro si offre ai visitatori la possibilità di ripercorrere le tappe fondamentali del percorso di questo grande artista. Un racconto quindi, quello realizzato con la mostra, che lega arte e territorio, valorizzandoli entrambi”.
Harding è diventato noto a metà degli anni ’90 per la realizzazione di un’astrazione ‘grunge’, dipinti astratti che sembravano corporei e fisici. Queste prime opere hanno abbattuto le barriere tradizionali e hanno permesso l’ingresso delle idee del corpo, della soggettività e del mondo, introducendo nuovi modi di pensare e di avvicinarsi alla pittura astratta.