L’infrastruttura dell’acqua è da sempre uno degli elementi più caratterizzanti di Milano e della Lombardia e quello della riapertura dei navigli è oggi un dibattito quanto mai attuale che riguarda una serie di servizi e attività connesse al progetto. Un progetto che sappia coniugare valorizzazione storica e riutilizzo contemporaneo delle funzioni e che sia espressione delle attuali esigenze del territorio e dei cittadini, come è emerso oggi al convegno ‘L’oro liquido di Milano’ organizzato da Ance Assimpredil in collaborazione con Associazione Amici dei Navigli-Istituto Navigli e Ordine degli Architetti della provincia di Milano presso l’Auditorium ‘Claudio De Albertis’ di Milano, a cui hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti del Consorzio Muzza, del Consorzio Est Ticino Villoresi e del Consorzio Est Sesia.
GRAZIE A RETICOLO IDRICO LOMBARDIA E’ PRIMA REGIONE AGRICOLA -“Si tratta di una tematica che è importante affrontare – ha ricordato l’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni in apertura dei lavori – perché non riguarda solo Milano, ma una serie di corsi d’acqua lombardi ed è anche grazie a questo prezioso reticolo idrico che la Lombardia è la prima regione agricola d’Italia”.
VALORIZZAZIONE CORSI D’ACQUA E’ VOLANO TURISTICO – Ma l’agricoltura non è il solo comparto che trarrebbe beneficio dalla valorizzazione delle vie d’acqua. L’assessore al Territorio ha sottolineato anche le numerose potenzialità di tutte le realtà connesse ai canali lombardi, la cui riqualificazione aumenterebbe lo sviluppo turistico e ambientale dei territori. “Attraverso una maggiore valorizzazione e conoscenza di ciò che c’è e di interventi pubblici adeguati – ha detto Foroni – si potrebbe fare delle vie d’acqua un volano strategico, con pedonalità e ciclopedonalità diffuse e un circuito di turismo naturalistico e di prossimità che potrebbe rappresentare un’opportunità di sviluppo non solo della città di Milano ma anche di tanti territori lombardi”.
SU PROGETTO RIAPERTURA, REGIONE LOMBARDIA C’E’- “La questione deve essere affrontata, non con uno sguardo rivolto al presente, ma con uno sguardo verso il futuro. Per questo è importante investire in questa direzione anche se ciò comporta una rivoluzione infrastrutturale e viabilistica non da poco. Regione Lombardia c’è – ha concluso – ed è pronta a ragionare su quelle che possono essere le migliori soluzioni. Il Consiglio regionale – ha ricordato ancora l’assessore – già nella scorsa legislatura ha approvato una mozione che invitava la Giunta a promuovere la riapertura e la valorizzazione del sistema dei navigli. Credo perciò che dobbiamo cogliere questa occasione di investimento e di riprogrammazione e avere uno slancio di passione e una visione di più largo respiro”.