“Ci troviamo davanti ad un’opera
fondamentale per questa città, l’ennesimo tassello completato
all’interno del Campus del Politecnico. Grazie alla lungimiranza
e alla collaborazione delle istituzioni oggi inauguriamo una
residenza universitaria che ha un ‘gusto anglosassone’,
integrato nella città e che rende viva la città stessa”. Lo ha
detto il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti
locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione
Lombardia Daniele Nava intervenendo oggi alla conferenza stampa
di presentazione e alla successiva inaugurazione della residenza
universitaria Adolf Loos di Lecco, che ospiterà circa 200
studenti. Presente alla cerimonia anche l’assessore allo Sport e
Politiche per i giovani Antonio Rossi.
L’IMPEGNO DELLA REGIONE – Nava, che ha portato il saluto del
presidente Roberto Maroni, ha ricordato che Regione Lombardia,
su un costo complessivo degli interventi di 70 milioni di euro,
negli anni ha messo a disposizione circa 27 milioni. “Ho avuto
la fortuna – ha aggiunto Nava – di seguire l’Accordo di
Programma che ha reso possibile questo intervento, prima da vice
sindaco di Lecco, poi da presidente della Provincia e oggi da
esponente di Regione Lombardia. Va sempre ricordato che qui
avrebbe potuto esserci tutt’altro. Se oggi inauguriamo questa
residenza è grazie al fatto che tutte le istituzioni e gli enti
coinvolti hanno messo a disposizione risorse e competenze”.
ORA COMPLETARE POLO ESPOSITIVO-MUSEALE – “Quello che manca ora è
il completamento del Polo espositivo-museale – ha concluso Nava
– Ci siamo già incontrati per fare alcuni ragionamenti e oggi
faremo una riunione per proseguire il lavoro iniziato per uscire
dall’attuale situazione di impasse”.
FAR CONOSCERE LECCO NEL MONDO – “Si tratta di un bellissimo
progetto – ha dichiarato l’assessore Rossi – perché, oltre alla
formazione accademica, si darà la possibilità a chi soggiornerà
qui di praticare lo sport, vista anche la grande offerta che
abbiamo. E’ importante assegnare un ruolo non secondario allo
sport nella formazione della persona. E’ anche un modo per
aprire la città e farla conoscere non solo a chi vive qui vicino
in Lombardia ma anche a studenti di ogni parte d’Italia e
soprattutto agli stranieri”. (Ln)