“Gli insegnamenti di due grandi personaggi
lombardi come Gianni Brera e Luigi Veronelli sono già stato
messi a frutto nella contemporaneità. Parlare di cibo e identità
ormai è prassi, forse viviamo qualche eccesso. Molto spesso il
consumatore è un soggetto che in questo momento sta seguendo
l’onda, e sicuramente contribuisce a far crescere fenomeni di
successo come quelli che esprime Vinitaly”. Lo ha detto
l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, partecipando
oggi
a Verona alla tavola rotonda sul libro “La Pacciada.
Mangiarebere in pianura Padana”; protagonisti due grandi
lombardi del cibo, del vino e del territorio, Luigi Veronelli e
Gianni Brera. Al confronto sono intervenuti
Gian Arturo Rota, curatore dell’archivio Veronelli, Paolo Brera,
giornalista e scrittore, e Giuseppe Ambrosi, presidente camera
di commercio di Brescia.
“La Pacciada” rappresenta la storia del territorio, delle
tradizioni e della cucina lombarda. Un percorso tra vini,
ricette e storie di cucina della Lombardia. Una testimonianza
del ‘come eravamo’ attraverso quel che si mangiava.
SPIRITI CURIOSI E PIONIERISTICI – ” Uno spirito sicuramente
curioso, che Guardava al nuovo, ha caratterizzato la storia di
entrambi i personaggi – ha ricordato Fava – I territori
esprimevano una cultura alimentare umile, le cose più
tradizionali e vicine alla quotidianità: l’intuizione arrivata
oggi a noi sta lì, nel fatto che questo cibo umile aveva una
valenza antropologica e identitaria. Oggi il valore è riscoprire
quei piatti che non temono la modernità”. “Certo, non usiamo più
lo strutto – ha osservato
Fava -, e in Lombardia siamo diventati i primi consumatori di
olio d’oliva. C’è una storia che si evolve: esiste un tema che
piace molto che si chiama distintività”.
UNICITA’ DI PRODOTTI – “Quell’unicità del prodotto che migliora,
che è elemento di grande lustro, e che viene sempre più
riconosciuto all’estero è un punto di forza – ha aggiunto
l’assessore -. Con una consapevolezza in certi casi forse
maggiore rispetto a quella che abbiamo sul mercato
interno. Vino di qualità e cibo di qualità ci permettono di
avere spazio sui mercati. Anche questo è un messaggio che
porteremo a Expo. La Lombardia si presenta al mondo con
contenuti di qualità, cibo e vino sono gli elementi di successo
che in giro per il mondo testimoniano il valore delle nostre
produzioni”. (Ln)