“A Expo il melone mantovano ci sarà negli
spazi di Pianeta Lombardia, in abbinamento a uno dei vini tipici
del territorio della regione, mi auguro anche questo mantovano”.
Ad annunciarlo è l’assessore all’Agricoltura della Lombardia,
nel corso del convegno ‘Melone mantovano Igp, opportunità
salutistiche e innovazione in cucina’, organizzato questa
mattina allo Spazio Broletto di Mantova.
MELONE MANTOVANO – L’assessore lombardo garantisce il sostegno a
un prodotto che fortemente identifica il territorio di Mantova.
“Questo – spiega – nonostante io in passato mi sia opposto al
percorso che ha portato alla nascita del melone mantovano Igp,
in quanto come realtà non esisteva, al contrario di una
storicità secolare testimoniata ad esempio sul melone di
Viadana, ma questo non mi esime dal sostenere un prodotto che,
come il riso in Lomellina, il Bitto in Valtellina, il Gorgonzola
nell’area milanese, rappresenta Mantova”.
PRODOTTO TRAINO DEL TERRITORIO – Il melone potrà contare su
strumenti nel Psr pronto a partire, legati alla promozione. “Con
la razionalizzazione dei Gal, che raccomanda la stessa Unione
europea – ammonisce l’assessore – credo che di una dote
complessiva sul progetto Leader che per la Lombardia ammonta a
67 milioni di euro, circa 6-7 milioni potranno essere utilizzati
nel Mantovano. Ma dovrà essere il prodotto che traina il
territorio e non il contrario, come è avvenuto in passato, senza
grandi risultati”.
OBIETTIVO:MANTOVA CAPITALE DEL GUSTO – Premesse chiare per
lavorare su un progetto più ampio che parte dal concetto che “se
Lione è riuscita a diventare una delle capitali mondiali del
gusto, allora anche Mantova può diventare altrettanto. E i primi
a cogliere l’opportunità dovrebbero essere proprio i mantovani”.
PIANI DI RILANCIO – L’assessore lombardo all’Agricoltura ritorna
anche sulla situazione della cooperativa di Bellaguarda. “Seguo
con attenzione la vicenda e mi dispiace per chi ci lavora, ma
non si può accusare la Regione di essersi defilata da
responsabilità che non ha – rivela – perché un soggetto pubblico
non può intervenire a ripianare i disavanzi di bilancio di
un’azienda privata che oltretutto, un anno e mezzo fa, ha
rinunciato alla qualifica di organizzazione di produttori”.
Se dovessero però essere presentati piani di rilancio e di
promozione sul prodotto, “La Lombardia è disponibile a valutare
e a sostenere, se ci fossero i requisiti, eventuali piani di
rilancio”. (Ln)