“Quanto ci mancano i signori Locatelli,
Galbani e Invernizzi. Oggi invece abbiamo la Lactalis, con un
manager che parla francese. La battaglia per il prezzo del latte
e’ sacrosanta ed e’ davvero impressionante che, dopo la fine del
sistema trentennale delle quote, gli imprenditori agricoli
lombardi siano ancora costretti a scendere in piazza per
manifestare. Ancora piu’ preoccupante e’ constatare che la
controparte nelle trattative non sia piu’ rappresentata dalle
storiche aziende lombarde di trasformazione del latte, ma da una
multinazionale francese che, seppure molto importante, non ha
certo come primo obiettivo quella di pensare alla nostra
agricoltura”. Lo ha detto l’assessore regionale al Territorio,
Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, intervenendo
nel dibattito sulla protesta degli allevatori lombardi in corso
da alcuni giorni.
SETTORE FONDAMENTALE AGRO-INDUSTRIA – “Qualsiasi accordo
commerciale – ha concluso Viviana Beccalossi – avviene con una
firma tra due parti, l’acquirente e il venditore. Oggi invece il
prezzo del latte e’ fissato unilateralmente. Un prendere o
lasciare il cui risultato e’ sotto gli occhi di tutti, con la
chiusura delle stalle e una insostenibile difficolta’ per uno dei
settori piu’ importanti del sistema agroindustriale italiano, che
comprende le piu’ importanti Dop a livello europeo come Grana
Padano e Parmigiano Reggiano e vanto del Made in Italy, che non
devono essere abbandonate terminato l’effetto Expo”. (Lnews)