ENOGASATRONOMIA,FAVA:VIA LIBERA A RETE DELLE REGIONI D’EUROPA

Con il Progetto di legge approvato oggi
in Consiglio regionale il Consiglio regionale ha ratificato il
Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e il governo della
Comunita’ Autonoma dei Paesi Baschi per la promozione della
competitivita’ nel settore agroalimentare. L’intesa rappresenta
un seguito della missione istituzionale che l’assessore
regionale all’Agricoltura Gianni Fava ha avviato a San Sebastian
nel febbraio 2015, e culminata lo scorso febbraio a Bilbao
(Spagna) in occasione della Fiera dell’agroalimentare ‘Gustoko’,
rassegna dedicata al cibo di qualita’ e alle produzioni
territoriali. Con l’assessore Fava nel principale centro dei
Paesi Baschi erano presenti anche un nutrito gruppo di imprese e
consorzi di produttori lombardi del settore agroalimentare,
selezionate con un bando messo a punto con Unioncamere. Aziende
e realta’ consortili attivi in provincia di Cremona, Mantova,
Pavia, Monza e Brianza e Sondrio.

COLLABORAZIONE CON ALTRE REGIONI – “L’intesa – ha spiegato oggi
l’assessore Fava, intervenendo in consiglio regionale –
rappresenta un punto di partenza, nell’ambito di una attivita’ di
politica internazionale che Regione Lombardia ha posto in
essere, l’inizio di una seria collaborazione con diverse regioni
europee sul tema dell’agroalimentare. Un mese fa abbiamo avuto
un incontro allargato a Bilbao anche con l’Aquitania, di fatto
oggi la Regione piu’ grande di Francia, unico grande competitor
sull’agroalimentare per noi, che ha mostrato interesse ai
contenuti dell’intesa. Cosi come hanno fatto altre regioni di
Europa che hanno ipotizzato di entrare a far parte di una rete
delle regioni gastronomiche europee; interesse e’ stato mostrato
anche dalla Provincia Autonoma della Val d’Aosta, dalla
Liguria, oltre che dal distretto dell’isola di Creta”.

CIBO TEMA CULTURALE ED ECONOMICO – “Un’idea che sta funzionando
– ha aggiunto Fava – basata sulla condivisione del tema del cibo
come elemento culturale, economico. Le iniziative comuni
previste nell’accordo vanno ad incentivare una tendenza, a
istituzionalizzarla, e a migliorare i rapporti tra regioni che
hanno spiccato vocazione a trasformare cibo in maniera autentica
e peculiare; una rete regionale con cui avere accesso a
finanziamenti europei per promuovere anche il tema della tutela
delle produzioni d’origine e della sicurezza alimentare. Una
strategia che fara’ convergere altre realta’ europee che mai si
erano confrontate su temi specifici come quelli
dell’agroalimentare, con l’obiettivo di aumentarne la
consapevolezza e la strategicita’ sotto il profilo economico e
culturale”. L’intesa restera’ in vigore tre anni. (Lnews)

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