“Dal nostro punto di vista Brexit ci
rafforza perche’ oggi l’Europa e’ di fronte a un bivio: o cambia,
e cambia veramente e diventa qualcosa che ha un senso, o e’
destinata a frantumarsi”,
Lo ha detto l’assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione
della Regione Lombardia Massimo Garavaglia commentando il voto
dei cittadini inglesi che hanno scelto di uscire dall’Europa ai
microfoni del programma televisivo ‘Agora” sui Rai Tre.
CONTRADDIZIONI – “Mi spiego con un esempio banale: l’Unione
Europea – ha continuato Garavaglia – puo’ avere tra i suoi Stati
membri la Turchia che alle scuole medie ci hanno insegnato e’ in
Asia Minore e non avere la Russia che invece avevamo studiato
fosse parte del Vecchio Continente?”
UK IN EUROPA MA CON POSIZIONI DI VANTAGGIO – “La Gran Bretagna
era nella Ue per modo di dire – ha spiegato l’assessore lombardo
– perche’ rispetto agli altri Stati dell’Unione Europea aveva
posizioni di tutto vantaggio che se avessimo anche noi saremmo
ben contenti, anzi sarebbe una delle prime cose da chiedere
subito”.
CONTRO POLITICHE DEI RECORD DI DEBITO E DISOCCUPAZIONE – “Il
punto da chiarire – si domanda allora Garavaglia – e’ dunque
stabilire se questa posizione ci rafforza o ci indebolisce.
Iniziamo a capire che cosa vuol dire essere anti-europeisti:
oggi significa essere contro le minacce del ministro delle
Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble o di Jean-Claude Juncker, il
presidente della Commissione europea che probabilmente hanno
influito molto sul voto inglese, essere contro le politiche che
portano ad avere il record del debito pubblico in Italia, il
record della disoccupazione giovanile”.
CITTADINI ESPRIMONO DISAGIO CON IL VOTO – “Queste cose – ha
concluso l’assessore Garavaglia – si riflettono sulle persone e
causano il disagio che conosciamo. I cittadini, quando possono
votare, si esprimono e testimoniano con il loro voto quanto
desiderino porre fine al malessere ormai diffuso”.