“Una visita interessante
programmata da tempo per verificare sul campo le azioni poste in
essere dalle amministrazioni locali e in particolare da Magasa e
Valvestino, in rappresentanza dell’Alto Garda, che hanno scelto
di investire in questi anni sulle infrastrutture attrattive
rivolte a un nuovo turismo rurale e che hanno programmato sul
territorio investimenti per il rilancio di alcune tipicita’”. Lo
ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava,
che oggi ha incontrato rappresentanti degli enti locali e del
Consorzio forestale ‘Terra tra i due laghi’ a Valvestino (Bs).
IL ‘TOMBEA’, ELEMENTO DISTINTIVO DEL TERRITORIO – “In
particolare – ha aggiunto Fava – queste amministrazioni si
stanno spendendo molto per la promozione del Tombea, come
elemento distintivo del territorio. Un formaggio unico che viene
da queste valli, molto difficile da trovare, ma che nei prossimi
anni potrebbe vivere una nuova stagione di sviluppo alla luce di
investimenti che verranno fatti sul Piano di sviluppo locale, in
riferimento al recupero degli alpeggi, alla miglior qualita’
forestale e soprattutto alla messa a disposizione delle malghe
degli alpeggi stessi per i nuovi allevatori giovani che hanno
voglia di scommettere e investire su un grande prodotto della
tradizione particolarmente apprezzato”. “Abbiamo poi rilevato
con attenzione l’interessante iniziativa di recupero dei vecchi
edifici agricoli in alta valle che sono stati riadattati a nuove
funzioni e rimessi a disposizione per una nuova modalita’ di
turismo che piace sempre piu’ a giovani famiglie e turisti
stranieri”
LIMONAIE, ATTENZIONE A RILANCIO – In mattinata Fava ha visitato
la limonaia di Giuseppe Gandossi a Gargnano, sul Garda. “Ci
siamo confrontati con un grande appassionato che da quasi 40
anni sta portando avanti il recupero di una vecchia limonaia –
ha spiegato Fava – e dal quale e’ partita una iniziativa che
punta al rilancio e recupero di tutto il sistema delle limonaie
del territorio. Stiamo valutando insieme la possibilita’ di
creare un nuovo disciplinare che regoli reimpianto e recupero
delle limonaie del territorio e ne disciplini l’eventuale
finanziabilita’. Con il Piano di sviluppo rurale abbiamo messo a
disposizione con la misura 4.1.1 diverse risorse che vanno nella
direzione di finanziare queste attivita’ agli agricoltori che ne
facciano richiesta, con finanziamenti a fondo perduto che
possono arrivare fino al 50 % del totale. Servono importanti
investimenti per attivita’ che hanno valenza ambientale che va
al di la’ della mera resa in termini economici dell’impianto di
limoni stesso”. “Contestualmente – ha concluso l’assessore –
stiamo valutando anche la possibilita’ di reimpiantare i cedri
storici di questa parte di Garda, ormai quasi estinti, cosi’ come
di valorizzare il cappero, coltura classica di quest’area e che
ormai negli anni si e’ via via perduta”.