“Un grande prodotto della
tradizione che esprime il suo legame col territorio. Questa
manifestazione, giunta alla 50 esima edizione, merita la
presenza istituzionale di Regione, che crede convintamente che
la Lomellina debba essere valorizzata e rilanciata”. Lo ha detto
l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, intervenendo
all’inaugurazione della 50 esime edizione della Sagra del salame
d’oca di Mortara. Di tipicita’ e territorio Fava ne ha parlato in
un confronto pubblico con Franco Tolasi, Consorzio di tutela del
salame d’oca di Mortara, e Attilio Barbieri, giornalista e
blogger enogastronomico.
REGIONE DELLE MILLE ECCELLENZE – “In giro per l’Europa – ha
detto Fava, ricordando le recenti presenze ad appuntamenti
promozionali all’estero – l’elemento distintivita’ e’ quello che
ci chiedono quando i consumatori amanti del made in Italy si
affacciano alle eccellenze del nostro paese, quello che ha la
maggior biodiversita’ al mondo. Questo in particolare in
Lombardia, dove abbiamo grandi tradizioni tipiche e differenti
solo se ci si sposta di pochi chilometri”.
DISTINTIVITA’ PER ESSERE COMPETITIVI – “Se non siamo
concorrenziali con le commodities – ha osservato Fava – serve
mantenere la distintivita’ per essere competitivi. Bisogna che
questi prodotti siano reperibili. Il salame d’oca ha questa
caratteristica, che non lo rende collocabile sui mercati. Ma noi
abbiamo bisogno di averlo dove viene valorizzato in modo
adeguato. Questo e’ il problema: dobbiamo sapere valorizzare
adeguatamente quelle produzioni che non necessariamente devono
andare su tutti i mercati”.
VALORIZZAZIONE CRESCE CON LA PROMOZIONE – “Nella catena del
valore la quantita’ ha sempre meno significato – ha spiegato in
conclusione l’assessore regionale – ma non posso essere
costretto ad andare a Mortara per comperare il salame d’oca. Lo
snodo dei mercati agricoli e della filiera agroalimentare passa,
dunque, dalla valorizzazione dei prodotti attraverso la
promozione. Serve per questo il coinvolgimento di tutti, anche
nelle realta’ piccole dove occorre tenere vive le tradizioni,
come qui, nonostante la produzione sia limitata. Perche’ occorre
che se ne parli, anche se la produzione e’ di nicchia. Sono 50
anni che Mortara celebra il suo salame, non so se ne
occorreranno altri. Di sicuro bisogna continuare a insistere in
questa direzione per valorizzare questo giacimento prezioso che
caratterizza questa parte di Lombardia”.