GOLOSARIA,FAVA:TRIONFO DELLA DISTINTIVITA’, INTRADUCIBILE ALTROVE

“Quando un prodotto ha un nome
indeclinabile altrove, in altre lingue, e’ il trionfo della
distintivita’. L’identita’, una ricchezza che di questi tempi non
guasta, si conferma dettaglio significativo nella comunicazione,
parlando di cibo”. Cosi’ l’assessore regionale all’Agricoltura
Gianni Fava, presentando questa mattina l’undicesima edizione di
“Golosaria”, con gli artefici del successo della manifestazione
in questi anni – i giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti -,
cosi’ come del best seller ‘Il Golosario’. Quasi una Guida
Michelin, ormai, per alcuni. “Un azzardo – ha detto Massobrio, a
riguardo – che oggi possiamo dire non essere piu’ tale: dei 2500
locali recensiti, segnalati e raccontati, 255 sono corone e 451
faccini radiosi, a segnalare che in Italia il mondo della
ristorazione sta facendo grandi cose”. Milleseicentoventinove
produttori di qualita’, 4440 botteghe e boutique del gusto,
l’identikit di ‘Golosaria’. Novita’ di quest’anno le ‘ciberie’,
estensioni di negozi che hanno deciso di fare somministrazione.
A questi si aggiungono 200 produttori di cibo, oltre 100
cantine, insieme a tutta l’Italia dell’olio.

COLLOQUI E CUOCHI, NON TALK SHOW E CHEF – “L’identita’ oggi
rientra a pieno titolo nella comunicazione – ha sottolineato
Fava -, tema su cui abbiamo posto attenzione, ad esempio con il
Festival della Mostarda, che ha riscosso grande successo.
Tramontata la fase delle tipicita’, ora e’ spazio per le grandi
contaminazioni. La distintivita’ e’ nel prodotto, l’elaborazione
del prodotto e’ cio’ che distingue”.

L’ITALIA A TAVOLA NON ESISTE – Un punto che unisce. “Non c’e’ la
cucina regionale – ha evidenziato Fava -, piuttosto ci sono
prodotti regionali. E grandi cuochi che innovano tenendo fede
alla tradizione della materia prima. Che resta il maggior
elemento identitario, mentre la cucina e’ evoluzione, tecnica,
quello che, alla fine, il consumatore attento chiede”. Spazio
dunque alle contaminazioni, ma bocce ferme sulla materia prima.
“Cosi’ va il mondo – ha detto l’assessore lombardo, ricordando le
recenti trasferte -. Lo abbiamo capito a New York e a Parigi.
Nel primo caso con il Franciacorta, nel secondo con un menu
tutto lombardo con cui abbiamo stupito ospiti della comunita’
locale e mediatica”.

NON ABBIAMO TIMORE DI NULLA – “Qui, dove si produce un quinto
dei prodotti agricoli e un quarto di quelli agroalimentari – ha
ricordato l’assessore regionale – abbiamo la piu’ grande qualita’
di tutto il paese. Perche’ la gente cerca qualcosa di distintivo.
La dimostrazione? Abbiamo servito salame d’oca al piu’ grande
consumatore d’oca, la Francia, e siamo tornati col favore del
pubblico”. “Prodotti che non sono di nicchia, ma sono la nostra
forza in un mercato globale – ha aggiunto Fava -. Con le
commodities non siamo competitivi, mentre per affermare prodotti
distintivi lo spazio c’e’, se riusciamo a promuoverli in modo
adeguato”. Qui si inserisce la ricerca del piccolo produttore:
“Modalita’ assolutamente valida e positiva, quella di Golosaria,
– ha osservato Fava – di cercarlo e sostenerlo in quella che
diventa una crociata dal valore economico sostanziale. Perche’ e’
su questa filiera che ci giochiamo ancora un po di sviluppo,
assente in altri comparti. Per essere remunerativa servono, poi,
grandi promotori come i nostri cuochi. E Golosaria e’ interprete
lungimirante e attento, e guarda con attenzione a questo mondo”.

‘DAL CIBO, LE CIVILTA” – Golosaria (5/7 novembre 2016, negli
spazi del MiCo – Fieramilanocity) si presentera’ in una veste
completamente rinnovata e ricca di spunti: quella del 2016 sara’
infatti un’edizione-guida tutta da sfogliare, che avra’ come tema
chiave “Dal cibo, le civilta’”. Trecento artigiani del gusto
selezionati dal ‘Il Golosario’ raccolti in apposite isole
merceologiche. Spazio quindi alla civilta’ del latte e dei
formaggi, della norcineria, della carne, della panificazione,
del pesce, dei dolci e dei lievitati, delle paste e dei cereali,
degli oli, del cioccolato, dell’acqua, dei distillati e delle
birre artigianali. Oltre alla grande civilta’ del vino, con la
presenza di 100 cantine d’eccellenza. Quindi la schiera delle
Cucine di Strada, per un viaggio attraverso le espressioni piu’
particolari delle cucine locali, dai mondeghili agli sciatt, in
versione da passeggio.

SPAZIO EVENTI CON CUOCHI, ESPERTI, DEGUSTAZIONI – Golosaria
ospitera’ incontri e riconoscimenti, dal raduno delle botteghe
d’Italia alla premiazione dei Ristoranti del GattiMassobrio,
taccuino dei ristoranti d’Italia. Si aggiunge il ‘Top Hundred’,
le 100 migliori cantine d’Italia con l’incontro tra giovani
emergenti e l’ascolto dei personaggi che hanno fatto la storia
del vino. Un unico grande spazio di eventi con cuochi ed esperti
a confronto su prodotti e pietanze, oltre che sul loro servizio.
Senza dimenticare le degustazioni di vini, con approfondimenti
territoriali. Torna la Grill Academy e, nell’area Fumoir, le
degustazioni con gli abbinamenti del Club ‘Amici del Toscano’.

Una grande occasione per toccare con mano l’eccellenza italiana
nei suoi territori. La rassegna e’ organizzata in collaborazione
con la direzione Agricoltura di Regione Lombardia.x

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