“Le istituzioni devono lavorare
insieme per mettere in sicurezza il sistema agroalimentare di
qualita’ e sostenere le filiere nel loro percorso di adeguamento
alle richieste di un mercato che sta cambiando, ma serve
coerenza, altrimenti si rischia di lanciare messaggi sbagliati,
che i consumatori faticano a spiegarsi”. Lo ha detto l’assessore
all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, intervenuto oggi
al consegno sulla “Sostenibilita’ ambientale: un valore da
condividere tra produttori e consumatori”, alla prima giornata
di Bovimac, 24ª mostra bovina d’inverno e 21ª rassegna delle
macchine e attrezzature per l’agricoltura e la zootecnia.
VALORIZZAZIONE FILIERE – “Il progetto finanziato dall’Unione
europea sul territorio mantovano parla di utilizzo del
digestato, nell’ottica della sostenibilita’ e della
valorizzazione delle filiere dei due grandi formaggi Dop a pasta
dura – ha ricordato Fava -. Non possiamo pero’ non notare la
disomogeneita’ di approccio al digestato: la Lombardia consente
che possa essere utilizzato come ammendante, mentre
l’Emilia-Romagna lo ha proibito sui territori foraggeri del
Parmigiano-Reggiano. Eppure parliamo della stessa sostanza
organica e dello stesso prodotto frutto della lavorazione del
latte”. Infatti, ha ricordato Fava, “la Lombardia produce il 10%
del totale delle forme di Parmigiano-Reggiano, ma non e’
possibile che vi sia una difformita’ nel processo nei campi cosi’
marcata, perche’ si rischia di disorientare il consumatore”.
NITRATI – Analoga considerazione in merito alla rivisitazione
delle zone vulnerabili ai nitrati. “La Lombardia ha affidato
studi scientifici all’Universita’ di Milano, in modo da
scagionare da responsabilita’ ingiustamente addossate
all’agricoltura – ha detto ancora Fava -. L’Emilia-Romagna, al
contrario, ha preferito evitare di aprire un contenzioso con
l’Unione europea. Sono scelte difformi, che hanno conseguenze
sulla zootecnia, e’ innegabile. Noi abbiamo scelto di tutelare
gli allevatori”.
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE E ECONOMICA – Per l’assessore Fava “e’
assolutamente necessario che la sostenibilita’ ambientale sia
anche sostenibilita’ economica, elementi che saranno sempre piu’
connessi e che imporranno in futuro nuove modalita’ di promozione
e di comunicazione del prodotto, che spetta innanzitutto ai
consorzi di tutela”.
Naturalmente, “Regione Lombardia e’ pronta a sostenere le
esigenze delle filiere per affermarsi con prodotti distintivi
sui mercati esteri, con l’obiettivo che non deve mai essere
perso di vista e che riguarda la redditivita’. Grandi produzioni
– ha rivendicato Fava – meritano una giusta remunerazione;
altrimenti, se l’agroalimentare diventa anti-economico, allora
non ha futuro”.
Fra i messaggi richiesti con maggiore insistenza dai consumatori
e che non devono essere sottovalutati, ha specificato
l’assessore lombardo, c’e’ anche il tema del benessere animale.
“I mercati piu’ evoluti puntano su produzioni che rispettino il
benessere animale e la sostenibilita’ deve riguardare anche
questo aspetto”.(