Sono 45 i progetti che, dopo aver
partecipato ad una ‘Call pubblica’ potranno accedere alla fase
di ‘negoziazione’ e arrivare dunque ad ottenere un contributo
massimo di 4,5 milioni di euro per passare cosi’ dalla fase di
studio a quella di vera e propria realizzazione, cosi’ come
previsto dall’innovativo strumento degli Accordi per la Ricerca.
Riguardano sia la ricerca industriale che lo sviluppo
sperimentale, ma anche l’innovazione di prodotto, di processo e
dell’organizzazione all’interno dell’azienda.
MOVIMENTATI OLTRE 500 MILIONI DI EURO – “Abbiamo ricevuto oltre
90 candidature. Numeri – spiega l’assessore regionale
all’Universita’, Ricerca ed Open innovation, Luca Del Gobbo – che
dimostrano la validita’ degli Accordi. Nati dalla partnership
pubblico-privato, hanno coinvolto 276 soggetti (181 imprese e 95
organismi di ricerca) pronti ad investire 279 milioni di euro in
diversi ambiti, che vanno dal creativo culturale al sanitario,
passando per il manifatturiero avanzato, l’agroalimentare fino
alle smart cities. Tutti settori che incidono pesantemente nella
vita dei cittadini”.
Nello specifico, sono state coperte tutte le 7 aree di
specializzazione e l’area trasversale Smart cities. I progetti
approvati compongono l’area complessiva degli interessi della
societa’:
1) Aerospazio: 1 progetto sulle piattaforme aeronautiche del
futuro dotate di una con tecnologia applicativa 4.0.
2) Agroalimentare: 2 progetti che si concentrano, in
particolare, sulla filiera alimentare a tecnologia 4.0 per
alimenti sicuri con tracciabilita’ immediata al consumatore.
3) Eco-industria: 10 progetti (di cui 7 afferenti all’Ambiente e
Energia e 3 alla Chimica verde.
Molto interessante, in questa macro area, una nuova tipologia di
asfalti ricavati dalla plastica proveniente dai rifiuti, ad alta
elasticita’, a basso costo, riciclabili all’infinito. In sintesi,
la strada ecologica.
Notevole anche il progetto per realizzare un sistema di
monitoraggio multifunzionale a tecnologia 4.0 per
l’illuminazione pubblica con evidenti risparmi alle utenze e
contestuale potenziamento delle necessita’ pubbliche, sicurezza
inclusa.
4) Industrie creative e culturali: 1 progetto
5) Industria della salute: 15 progetti fra cui un network
regionale per rispondere in tempo reale a epidemie e
bioemergenze
6) Manifatturiero avanzato: 12 progetti. Degno di nota un
sistema di elettrodomestici intelligenti capaci di rispondere
all’utilizzatore ed alla fabbrica per l’auto aggiornamento del
software
7) Mobilita’ sostenibile: 3 progetti
Area trasversale Smart cities: 1 progetto incentrato sulla
capacita’ di rilevare alterazioni nel ciclo del cibo in
somministrazione.
L’ALLEANZA PUBBLICO PRIVATO – Le risorse a disposizione arrivano
dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 e
consentono il finanziamento di progetti nati dall’alleanza di
almeno due soggetti, autonomi tra loro, di cui almeno una
impresa e un centro di ricerca (o universita’). Riguardano sia la
ricerca industriale che lo sviluppo sperimentale, ma anche
l’innovazione di processi e dell’organizzazione all’interno
dell’azienda sviluppo e innovazione’.
DA LOMBARDIA TEMPI, MODALITA’ E RISORSE CERTE – “Ad ottobre 2016
– ricorda Del Gobbo – ha preso avvio la fase di valutazione con
il coinvolgimento di esperti indipendenti. E, come avevamo
annunciato, abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo detti
chiudendo la prima fase ieri, 31 gennaio. Gli Accordi che
beneficeranno dei 40 milioni di euro dovranno essere
sottoscritti al massimo entro il 30 maggio 2017. Un ecosistema
produttivo e della ricerca ricco di eccellenze come quello
lombardo deve poter contare su una pubblica amministrazione
capace di un sostegno che dia tempi, modalita’ e risorse certe.
Fin qui, Regione Lombardia ha dimostrato di esserlo”.