Una ‘No tax area’ per chi investe in
ricerca e innovazione. E’ lo strumento che sta studiando
l’assessore regionale alla Ricerca, Universita’ ed Open
Innovation, Luca Del Gobbo, per favorire “l’insediamento di
imprese innovative nell’area Expo attraverso la
defiscalizzazione delle imposte regionali, comunali e statali”.
L’annuncio e’ stato dato questa mattina durante il convegno ‘Open
innovation in Lombardia: la sfida del partenariato
pubblico-privato. Strategie e casi di successo a confronto’ che
si e’ svolto al Belvedere di palazzo Pirelli e che ha messo a
confronto i massimi esperti del settore.
VOGLIAMO FAR CRESCERE NOSTRE IMPRESE – “Questo – ha spiegato Del
Gobbo – e’ uno degli altri tasselli che stiamo mettendo a punto
per far crescere ancora di piu’ le nostre imprese aumentando,
allo stesso tempo, il benessere dei nostri cittadini”. Il
percorso e’ iniziato con l’approvazione della Legge ‘Lombardia e’
ricerca’, “la prima a livello nazionale” e prosegue con la
volonta’ di prendere sul serio la sfida che arriva dal livello
nazionale.
LA LOMBARDIA RACCOGLIE LA SFIDA – “Molte volte – ha continuato
l’assessore – abbiamo sentito dire che l’innovazione e’ la leva
per far ripartire il Paese. Bene, la Lombardia ci sta perche’
siamo consapevoli che, nonostante le difficolta’, l’ecosistema
lombardo e’ davvero un’eccellenza”.
La Lombardia e’ infatti al primo posto in Italia per:
– investimenti in ricerca e innovazione: 7 miliardi di capitali
pubblici e privati, pari al 22,2 per cento del totale;
– per numero di Start up innovative: 1.183, pari al 21,8 per
cento del totale nazionale;
– per numero di brevetti depositati: 190.763 (dal 2005 al 2015),
pari al 28 per cento del totale nazionale e
– per gli investimenti in venture capital e private equity: 46
per cento del totale nazionale.
LA SUSSIDIARIETA’ – In questo contesto ‘fertile’, dunque, la
Giunta Maroni ha voluto concretizzare quella che e’ una
tradizione lombarda: la sussidiarieta’ orizzontale. “Ci siamo
chiesti – ha aggiunto Del Gobbo – come potessimo approvare un
provvedimento che fosse veramente d’aiuto per il settore della
Ricerca e dell’Innovazione, cosi da renderlo ancora piu’
protagonista. Con la Legge abbiamo quindi connesso il sistema
produttivo all’ecosistema della ricerca, facendo dialogare due
mondi che devono necessariamente camminare a braccetto”.
CHI INVESTE IN RICERCA E INNOVAZIONE CRESCE – “Perche’
quest’ultima legge – ha concluso Del Gobbo?- Perche’ chi investe
in R&I cresce”. E i dati dell’ultimo rapporto di Banca d’Italia
lo confermano. Il 2015 e’ stato un anno di ripresa per l’economia
lombarda, con una crescita del PIL dell’1,1 per cento. Le
imprese che hanno puntato sulla ricerca sono quelle in maggior
ripresa, con significativi aumenti del fatturato (+ 24, 2) e
delle esportazioni (+19,3) rispetto ai valori pre-crisi.