“Si tratta di un accordo di
collaborazione tra Regione Lombardia, Provincia Autonoma di
Trento e Provincia di Brescia relativo non solo alla regolazione
del Lago d’Idro, ma anche a interventi strategici finalizzati a
creare le condizioni per uno sviluppo dell’intera area”. Lo
dichiara il sottosegretario di Regione Lombardia con delega alle
Politiche per la Montagna e Programmazione negoziata Ugo Parolo,
al termine della sottoscrizione, oggi, a Tione (Trento),
relativa all’accordo di collaborazione per la valorizzazione
dell’area vasta del Lago d’Idro e la gestione coordinata delle
risorse idriche del bacino idrografico del fiume Chiese.
ACCORDO SULLA QUOTA DI REGOLAZIONE – “L’Accordo – spiega il
sottosegretario – stabilisce che il Commissario Regolatore
operera’ in modo che il Lago d’Idro, il prossimo 30 giugno,
termine della stagione 2 del Regolamento, si trovi il piu’
possibile prossimo alla quota di massima regolazione attualmente
consentita di 368,50 m s.l.m. Da quella data, fino al 10
settembre, termine della stagione 3 del Regolamento, e’
stabilito, giorno per giorno, il livello di riempimento del Lago
d’Idro, che non potra’ scendere sotto l’escursione di 1,30m, pari
a una quota minima di 367,20m.”.
ACCORDO TEMPORANEO – “Si tratta – sottolinea – di un accordo
temporaneo, che avra’ durata fino alla conclusione dei lavori di
messa in sicurezza del bacino e, una volta terminati i lavori,
Regione Lombardia e Provincia Autonoma di Trento, coinvolgendo
tutti i soggetti e i portatori di interesse, si ritroveranno per
discutere le nuove regole di gestione del Lago”.
RISORSE IDRICHE FIUME CHIESE – “L’ Accordo – continua Parolo –
prevede inoltre che i derivatori di monte, nell’assicurare le
quote imposte del Lago, dovranno rilasciare risorse idriche pari
alla capacita’ massima del lago, ovvero alla quota, solo teorica,
di 370,00 m. Queste ingenti risorse idriche consentiranno al
lago di assicurare una quantita’ di acqua piu’ che sufficiente a
soddisfare le esigenze irrigue del bacino del Fiume Chiese,
risolvendo un’annosa questione tra derivatori di ‘monte’ e di
‘valle’, che ogni estate si ripresenta. A fronte di questa
sottoscrizione Regione Lombardia non ha chiesto al Comune di
Idro ne’ di condividere formalmente l’Accordo di Collaborazione
(che tra l’altro va proprio nella direzione auspicata dal Comune
nel confermare l’escursione massima del lago in 1,30m) ne’ di
soprassedere rispetto ad ogni altra azione in essere”.
L’INTENTO DI REGIONE – “Obiettivo di Regione Lombardia –
conclude il sottosegretario – e’ di garantire un degno livello
del Lago d’Idro, consentire l’uso delle risorse idriche
necessarie al tessuto agricolo del bacino del Chiese, oltre che,
in accordo con la Provincia Autonoma di Trento e con la
Provincia di Brescia, sviluppare iniziative volte a garantire
l’accessibilita’ e la fruizione turistica della Valle Sabbia”.