Nel dettaglio i progetti finanziati in
provincia di Brescia, il soggetto beneficiario, la sede
dell’intervento, il contributo erogato da Regione Lombardia e
una presentazione del progetto. I finanziamenti rientrano nella
misura fortemente voluta dall’assessore regionale alle Culture,
Identita’ e Autonomie Cristina Cappellini per proseguire il
percorso di valorizzazione e promozione dei siti Unesco e delle
aree archeologiche lombarde.
– ‘Valle Camonica segno comune. Strumenti per la promozione
integrata del patrimonio culturale e archeologico della Valle
dei Segni’, Comunita’ Montana della Valle Camonica (Brescia),
Breno, contributo previsto 61.000 euro.
Il sito ‘Arte Rupestre della Valle Camonica’ si configura come
un sito complesso, distribuito su un ambito territoriale vasto,
all’interno della provincia di Brescia e della Valle Camonica,
un grande comprensorio, esteso per piu’ di 80 km, su una
superficie di oltre 1300 kmq. All’interno di questo ricchissimo
patrimonio culturale sono stati creati, dal 1955 ad oggi, otto
Parchi archeologici che racchiudono i principali siti di arte
rupestre.
Il tema della governance dei siti Unesco e’ un problema al centro
delle attenzioni di tutti i siti nazionali e regionali; il
progetto prevede di accompagnare il processo di creazione di una
nuova governance della filiera culturale in Valle Camonica, con
momenti di confronto e formazione, che hanno l’obiettivo di
rappresentare anche momenti condivisi di sensibilizzazione
aperti a tutti gli operatori dei siti Unesco regionali e di
contribuire a realizzare nuovi strumenti di fruizione delle
risorse territoriali – e in particolare del patrimonio
archeologico della Valle Camonica – con particolare attenzione
ai giovani e alle persone con disabilita’, oltre a sviluppare
azioni di promozione e comunicazione del patrimonio culturale,
attraverso interventi diffusi, tesi a colmare alcune lacune
(mancanza di materiali informativi) ma anche a sostenere la
condivisione e il consenso pubblico sulle principali linee di
intervento adottate. Queste azioni intendono intercettare un
nuovo pubblico, piu’ attento alle nuove forme ‘social’ di
comunicazione, e nel contempo sollecitare da parte dei soggetti
gestori del patrimonio un atteggiamento piu’ proattivo, piu’
dinamico e piu’ innovativo nel predisporre l’offerta culturale. E’
prevista la realizzazione di segnaletica in realta’ aumentata a
supporto della fruizione innovativa del patrimonio archeologico
romano, la realizzazione di strumenti a supporto della fruizione
del patrimonio archeologico delle persone con disabilita’,
l’organizzazione di eventi per l’animazione culturale dei siti
archeologici e la prosecuzione del progetto ‘Segno Artigiano’,
promosso dagli artigiani della Valle Camonica per il patrimonio
archeologico.
– ‘Arte rupestre: fenomeno globale. Preparazione del Congresso
mondiale dell’arte rupestre Ifrao del 2018′, Centro Camuno di
Studi Preistorici (Brescia), Capo di Ponte, contributo previsto:
30.000 euro.
Nell’estate del 2018, un importante appuntamento scientifico e
divulgativo si svolgera’ in Lombardia: il XX Congresso Mondiale
Ifrao sull’arte rupestre, che si terra’ in Valle Camonica (Sito
Unesco n. 94). La scelta e’ caduta sulla Valle Camonica perche’ e’
sede del primo sito con arte rupestre (insieme con la valle del
Ve’ze’re in Francia) ad entrare nella Lista del Patrimonio
Mondiale dell’Unesco: una scelta pionieristica che ha portando
queste fondamentali manifestazioni dell’intellettualita’ umana
all’attenzione internazionale come momento fondante della
cultura umana.
Il tema del congresso mondiale 2018 ‘Standing on the shoulders
of giants/Sulle spalle dei giganti’ esprime il concetto di come
l’arte delle origini con i suoi infiniti simbolismi e archetipi
possa costituire una risorsa per l’uomo moderno, consentendogli
di guardare al di la’ e al di sopra delle attuali culture. Il
Congresso, a cui parteciperanno circa 800 studiosi, si
articolera’ in 41 sessioni, con circa 250 interventi e prevede
visite guidate, incontri, performance che si alterneranno
durante le cinque giornate.
Le attivita’ previste dal progetto sono la definizione dei
contenuti scientifici del convegno (definizione delle sezioni,
dei presidenti, richiesta e gestione degli articoli e abstract
dei relatori in vista delle pubblicazioni), la definizione della
logistica e accoglienza dei congressisti, organizzazione degli
eventi collaterali, delle visite in esterno e i primi interventi
sulla comunicazione, promozione e informazione del congresso,
orientata in particolare sul territorio lombardo, attraverso una
serie di visite su prenotazione dei cantieri di ricerca
archeologica, una mostra itinerante ed una serie di incontri che
si terranno in Valle Camonica, sul Lago di Garda, a Brescia e a
Milano.
– ‘Tor dei Paga’ – dalla leggenda alla storia’, Comune di Vione
(Brescia), Vione, contributo previsto: 43.553 euro.
La fortificazione di Tor dei Paga’ e’ collocata sul versante
orografico destro dell’Alta Valcamonica (Brescia) a poca
distanza dal Passo del Tonale. Le indagini archeologiche
intraprese a partire del 2011 hanno successivamente consentito
di accertare che sono presenti nell’area almeno due torri, di
cui una e’ collocata al vertice di un sistema composto da un muro
di cinta poligonale, e una serie di edifici interni. I numerosi
reperti rinvenuti consentono di inquadrare la struttura
fortificata nel basso medioevo, tra XIII e XIV secolo.
Nel 2015 sono pero’ state messe in luce tracce di una
frequentazione piu’ antica dell’area: nella zona in cui insiste
di una delle due torri della fortificazione, al di sotto delle
murature, sono infatti stati individuati livelli di terra di
scura carboniosa nella quale si trovano frammenti di ceramica,
metalli fusi (tra di essi fibule e pendagli) e frammenti di ossa
combuste. Si tratta di un luogo di culto cronologicamente
ascrivibile all’eta’ del Ferro e di cui si conoscono diversi
esempi nella vicina area trentina, ma che per l’area lombarda e
camuna in particolare sono stati raramente indagati.
Con il progetto ‘Tor dei Paga’ – dalla leggenda alla storia’ ci
si propone quindi di dare fondamento a tale intuizione mediante
un progetto di ricerca che permetta di dare luce alla storia
celata sotto le rovine dalla torre medievale.
– ‘Le Palafitte Unesco del Garda. Progetto di studio e ricerca,
educazione e comunicazione del patrimonio culturale’, Fondazione
Piero Simoni (Brescia), Gavardo, contributo previsto: 75.302
euro.
I progetti di ricerca, studio, valorizzazione e promozione delle
palafitte della sponda lombarda del Lago di Garda, portati
avanti dal 2007 dai comuni di Desenzano del Garda, Gavardo e
Polpenazze del Garda, con il sostegno di Regione Lombardia e la
collaborazione della ex Soprintendenza Archeologia della
Lombardia, hanno avuto come principale scopo quello di
accrescere le conoscenze, lo studio e la ricerca riguardo a
questi particolari contesti archeologici e soprattutto di
definire le modalita’ della loro valorizzazione.
Il progetto intende proseguire nel percorso iniziato nel 2007,
implementando la ricerca e lo studio riguardanti le palafitte:
beni che, per loro natura, possono essere piu’ efficacemente
tutelati e comunicati solo se maggiormente conosciuti e studiati
attraverso ricerche archeologiche e naturalistiche.
Per queste motivazioni nel presente progetto si prevedono
indagini subacquee a San Sivino, Gabbiano di Manerba del Garda e
ricerche archeologiche al Lavagnone di Desenzano del Garda e al
Lucone di Polpenazze del Garda, la posa di boe che segnalino la
presenza dei siti, nonche’ una serie di iniziative per rendere
maggiormente visibili questi contesti anche nel caso si tratti
di insediamenti sommersi, come quello gia’ citato di San Sivino e
quello del Corno di Sotto di Desenzano del Garda. Proprio per
accrescerne la visibilita’, si propongono attivita’ divulgative e
didattiche presso i siti e la realizzazione di un sito web per
far seguire a un pubblico piu’ vasto il procedere delle ricerche.
– ‘Lettura archeologica e storico-archivistica della chiesa di
San Martino’, Comune di Corteno Golgi (Brescia), Corteno Golgi,
contributo previsto: 15.000 euro.
Il territorio comunale di Corteno Golgi rappresenta una delle
aree meno conosciute dal punto di vista storico-archeologico
dell’intero comprensorio camuno; il progetto proposto verte
sostanzialmente sui tre aspetti della moderna ricerca
archeologica: lo scavo stratigrafico; lo studio delle
architetture storiche ancora conservate in alzato, calibrati
sulla chiesa di San Martino di Corteno ed i suoi dintorni; la
lettura archeologica dell’ intero territorio, oltre che su una
ricerca di documenti d’archivio.
Lo studio archeologico e archivistico, piu’ strettamente tecnico,
costituisce il primo passaggio dell’operazione, che sara’ seguita
all’inizio dell’anno scolastico 2017/2018 dal coinvolgimento del
territorio, della scuola a partire da quella per l’infanzia fino
alla secondaria di secondo grado, e, per loro tramite, le
famiglie. Gli insegnanti che aderiranno al progetto saranno
indirizzati e supportati nel lavoro dai tecnici. Per la fine
dell’anno scolastico gli elaborati prodotti saranno esposti nel
corso di un evento, abbinato ad una mostra e un convegno e,
durante il successivo anno, saranno oggetto di pubblicazione e
di produzione di materiale informativo, da lasciare in loco a
supporto di visite, guidate da operatori opportunamente formati,
o libere.