“Fossi un produttore di vino
sarei molto piu’ che preoccupato. Sarei disperato, perche’ lo
scenario sull’Ocm Vino che l’agenzia di stampa Agricolae ha
ricostruito oggi non lascia speranza, allo stato dell’arte, di
uscire da una vicenda complicata. Appare evidente, anche nella
ricostruzione operata ieri dal ministro alle Politiche agricole,
che le Regioni del Nord, e Regione Lombardia fra le prime, hanno
sempre utilizzato al meglio e per intero le risorse messe a
disposizione per il comparto vitivinicolo. Mentre, al contrario,
quando la palla e’ stata in mano al Mipaaf, si e’ finiti in un
vicolo cieco di ritardi, burocrazia e fondi rimasti
inutilizzati”.
Cosi’ l’assessore all’Agricoltura della Lombardia commenta la
“gravissima situazione, in cui versa la misura Promozione vino
sui paesi terzi”, gestita – come scrive Agricolae – “dal
Ministero per le Politiche agricole per il 30 % delle risorse
complessive e che, a fronte dei 103,4 milioni di euro stanziati
dal Programma nazionale di sostegno iniziale, a consuntivo, vede
utilizzati 82,115 milioni di euro che corrispondono al 79,4 %
delle risorse inizialmente stanziate”.
L’unico elemento che ci vede concordi col ministro, prosegue
l’assessore lombardo, e’ quando lo stesso afferma che “il sistema
delle Ocm e’ uno degli strumenti indispensabili per la crescita
delle nostre imprese, perche’ aiuta ad accrescere la
competitivita’…”. “Una dichiarazione che, alla luce del
disorientamento in cui un comparto cruciale per l’economia e il
Made in Italy come quello del vino versa, fa accapponare la
pelle, perche’ evidenzia a questo punto una totale assenza di
strategia e di impegno a sostenere imprese che esportano oltre 5
miliardi di euro l’anno”, accusa di nuovo l’assessore.
“Regione Lombardia, come lo stesso Mipaaf riconosce, ha
utilizzato tutte le risorse disponibili per l’anno 2016/2017,
pari a 3.399.820 euro – analizza l’assessore all’Agricoltura –
mentre rischia di non utilizzare le risorse sull’Ocm promozione
sui Paesi terzi per la scellerata previsione del decreto
ministeriali che, di fatto, impedisce per un anno di fare
promozione. Faccio appello ai colleghi delle altre Regioni e a
tutto il mondo del vino, per troppo tempo silenzioso su una
vicenda imbarazzante e penalizzante nell’ottica della
competitivita’ internazionale, affinche’ il Mipaaf trovi presto