Regal, la nuova rete europea delle eccellenze regionali della gastronomia di qualita’ diventa ufficialmente un’associazione internazionale senza scopo di lucro e punta a promuovere specificita’ dei territori, diversi per offerta ma accomunati dal denominatore comune della tradizione e della distintivita’. Una virata concreta, che da’ peso e sostanza all’azione dei governi regionali per sostenere e qualificare anche l’offerta turistica. “Uno strumento da oggi ancora piu’ aperto ad altri contributi – ha commentato l’assessore Fava, che ieri a Bruxelles ha sottoscritto l’atto di nascita dell’organismo associativo insieme a rappresentanti di Paesi baschi, Navarra, Galles e Liguria – finalizzati a promuovere i propri ‘giacimenti’ locali e a vincere la battaglia della globalizzazione e dell’omologazione. In questo caso la diversita’ e la distintivita’ delle nostre produzioni possono diventare occasione di conoscenza ed educazione per le giovani generazioni, con progetto e iniziative concrete rivolte al mondo della scuola”.
Regal – Re’seau des Re’gions gastro-alimentaires – e’ un progetto condiviso e unito dalla comune vocazione gastronomica, un patrimonio che accomuna alcune regioni in Europa storicamente radicate nelle tradizioni, come la Lombardia, una delle principali produttrici al mondo di prodotti alimentari. La Lombardia punta, in particolare, sulla valorizzazione dei prodotti di qualita’ attraverso trasformazione e alta gastronomia, la creazione di una comunicazione di filiera in cui vengano valorizzate le produzioni distintive, un impiego sempre piu’ marcato di prodotti territoriali di qualita’ nella ristorazione pubblica, l’innovazione nella filiera agro-alimentare e gastronomica e la formazione dei soggetti che promuovono i prodotti.
“C’e’ bisogno di politiche virtuose di promozione dei singoli territori che diventino fattore virtuoso economico capace di generare ricadute in vari comparti, – ha sottolineato Fava – non solo in quello alimentare. Vogliamo portare in giro per il mondo le cucine territoriali coinvolgendo altri comparti come il turismo e la cultura, puntando sull’innovazione per rilanciare l’unicita’ dei prodotti de territori regionali dove c’e’ piu’tradizione”.